domenica 6 settembre 2009

Giochi d'acqua pre-elettorali




L'articolo sopra riportato è comparso sul settimanale Left Avvenimenti in edicola il 28 agosto 2009 (clicca sull'immagine per ingrandire).

Qualche giorno prima contemporaneamente (il 27 agosto) sul blog dell'On. Zazzera, si ipotizzava uno strano "giro" largo dell'imprenditore Caltagirone (suocero di Casini) dietro le avances dei PD e PDL all'UDC. Attualmente Pierferdy è l'unico in grado di intercettare il voto dei vaticanini pentiti del PDL (non di essere vaticanini ma di aver creduto a Silvio).

Alle dichiarazioni di Zazzera alla stampa (precedenti il post sul suo blog) sono seguite due comunicati rispettivamente degli assessori pugliesi Amati e Losappio (fonte: regione.puglia.it
Il primo scrive:
"Zazzera mi dica ciò che sa sulle voci di corridoio circa la svendita dell’acqua pugliese a una famiglia vicina all’Udc quale premio dell’accordo politico con quel partito. Vorrei che me lo dicesse per capire di quale acqua si tratta, da quale fonte provenga e quale sia il prezzo attualmente praticato sulle bancarelle delle risorse naturali. Lo prego di non essere riservato, perché alla sua riservatezza corrisponde la mia impossibilità ad intervenire con risolutezza per appagare la “sede” di giustizia di Zazzera e dell’Idv. Mi mandi quindi un dettagliato rapporto su ciò che sa, anche confidenziale, e gli assicuro che non avrò bisogno di alcuna altra manifestazione di incitamento per andare avanti, perché non appena avrò ricevuto più dettagliate informazioni, degne del senso civico di un rappresentante del popolo, il mio passo sulla strada della legalità avrà percorso parecchi chilometri

Losappio aggiunge:
"Il carattere pubblico dell’acqua come bene comune e dell’Acquedotto Pugliese (nella attuale configurazione societaria) come strumento della sua distribuzione costituisce uno dei punti qualificanti il programma del centrosinistra, la vittoria di Vendola, la costituzione della Giunta. Esso non è in discussione, anche per la determinata convinzione del Presidente e di larga parte della maggioranza che si riconosce culturalmente in questa posizione. Non capisco perchè l’adesione dell’Italia dei Valori a questo programma e dunque un allargamento a un altro partito di tale scelta venga presentata dai dirigenti di IdV come elemento di divisione o randello per polemiche nello stesso schieramento. Per valutare le posizioni in campo non c’è bisogno di dietrologia, né di fantasia. Basta leggere gli atti del recente Consiglio Regionale monotematico e l’abbondante rassegna stampa che l’ha preceduto ed accompagnato per poter verificare come Vendola e la sua Giunta abbiano confermato la validità della gestione pubblica di acqua ed AQP e quali invece siano gli alfieri della privatizzazione, ad iniziare dal Partito delle Libertà. Non c’è dunque alcun cambiamento per l’oggi e per il domani. Se non si vuole far parte del centrosinistra che Vendola guiderà alla riconquista della Regione si cerchino divergenze reali, non c’è necessità di inventarle."
La corsa per le prossime elezioni regionali del marzo 2010 è già iniziata e la questione AQP giocherà un ruolo importante per quei 30.000 pugliesi che hanno firmato la legge di iniziativa popolare (ferma alla commissione ambiente) e che non si accontenteranno di promesse o di giochi di parole:
l'Acquedotto Pugliese è una S.p.A. (anche se a capitale pubblico) e "l'attuale configurazione societaria" di cui parla Losappio non garantisce affatto il diritto all'acqua bene comune; semmai garantisce gli azionisti, ad oggi la Regione, ma.... mozione Maniglio docet!!
l'AQP SpA "deve", da statuto, fare utile e questo obiettivo contrasta con una politica di riduzione degli sprechi;
In un momento storico in cui il modello capitalistico mostra tutti i suoi limiti non possiamo permetterci il rischio della privatizzazione della nostra rete idrica che è stata costruita con soldi pubblici e deve tornare ad essere ente pubblico e partecipato dai comuni pugliesi.
Non scherziamo con l'acqua!

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