sabato 5 settembre 2009

agende rosse il 26 settembre a Roma



Scrive Salvatore Borsellino

Da ogni parte mi stanno chiedendo di organizzare a Settembre una grande manifestazione a Roma.
Non dobbiamo dare tregua agli assassini ed ai loro complici. Dobbiamo farla di Sabato, in un giorno non lavorativo, Roma è il punto più facile da raggiungere da ogni parte d'Italia e dovremo esserci tutti, da Milano, da Palermo, da Napoli, dalle Marche, dall'Emilia, da ogni parte d'Italia.
La data che ho indivduato per questa manifestazione che sarà la continuazione ideale di quella che abbiamo fatto il 20 luglio davanti al palazzo di Giustizia in sostegno di quei magistrati che, a rischio della propria vita, stanno combattendo per arrivare alla Verità sulle stragi del '92 e del '93 è il 26 Settembre.
Questa data è abbastanza lontana per permettere di poterla preparare in modo adeguato e abbastanza vicina da non essere superata dal ritmo degli avvenimenti che si stanno susseguendo in maniera sempre più incalzante.
Sarà una giornata dli lotta ed è per questo che ho preferito non sovrapporla ad un'altra giornata, il 12 settembre, che sarà invece di festa per l'elezione fortmente voluta e sostenuta da tutti noi, di Sonia Alfano e Luigi De Magistris al Parlamento Europeo.
Ci saremo tutti, tutti noi che salimmo sotto il sole le rampe che portano al Castello Utveggio portando un pezzo di Paolo dentro il nostro cuore, tutti noi che eravamo in Via D'Amelio quando all'ora della strage per un interminabile minuto si sono sentiti solo i battiti dei nostri cuori, tutti noi che abbiamo percorso le vie di palermo che ci portavano alla Magione levando in alto le nostra agende rosse e tutti noi che abbiamo gridato la nostra rabbia e la nostra voglia di Verità davanti al palazzo di Giustizia. E ci saranno tanti altri ancora, tutti quelli che in tante piazze d'Italia hanno urlato insieme a noi e avremo ancora in mano la nostra agenda rossa, un'agenda rossa che ora fa paura a tutti. Mobilitiamoci tutti, ognuno di noi si impegni a far venire quante altre persone può, in una catena che non deve avere fine.Adesso hanno paura e si stanno muovendo, cominciano a muovere le loro pedine, Rutelli, Violante, il PG Barcellona, noi dobbiamo agire più rapidamente di loro, impedire che fermino Sergio Lari, Antonio Ingroja, Nino Di Matteo, non lasciamoli soli, impediamo che chiudano la bocca a Massimo Ciancimino, che si muova il CSM, facciamogli capire che dovranno passare sui nostri corpi, che dopo 17 anni non ci lasceremo strappare ancora una volta la verità. Il nostro grido di RRRESISTENZAAAAA deve essere un urlo nelle loro orecchie, un urlo gridato da vicino, sotto le finestre di quei palazzi in cui sono in tanti a sapere ed ad avere occultato la verità. Il 19 luglio in via d'Amelio abbiamo fatto scoccare la scintilla, ora è necessario l'incendio.

S.B.

qualche giorno dopo...

SIAMO STATI IN QUESTURA A CHIEDERE LE AUTORIZZAZIONI PER LA MANIFESTAZIONE. A CAUSA DI UN PROTOCOLLO FIRMATO DAL SINDACO DI ROMA ALEMANNO NON CI E' STATO AUTORIZZATO IL CORTEO DAL CSM AL QUIRINALE MA SOLO DA PIAZZA DELLA REPUBBLICA (ESEDRA) A PIAZZA BARBERINI (manco un km.!) PIU' UNA RAPPRESENTANZA AUTORIZZARA A RECARSI DAVANTI AL CSM: DOBBIAMO SOTTOSTARE A QUESTI DIKTAT DA STATO DI POLIZIA
MA LE NOSTRE AGENDE ROSSE LE PORTEREMO EGUALMENTE, IN ORDNE SPARSO,
COME SEMPLICI CITTADINI, NEI POSTI CHE CI ERAVAMO PREFISSATI.
OGGI ATTENDIAMO DAL COMUNE l'AUTORIZZAZIONE ALL'OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO PER IL PALCO.

S.B.

Il 26 settembre a Roma con Salvatore Borsellino e chi si riconosce nella nuova Resistenza.

1 commento:

ilGrillaio ha detto...

vi riporto questo messaggio inviatomi dal meetup/111

FATE GIRARE

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VERITA' SULLA STRAGE DI STATO DI VIA D'AMELIO



Diciassette lunghi anni sono passati dalla strage di Via D'Amelio e ancora oggi non abbiamo verità giudiziarie accertate sui mandanti occulti di quella strage per potere rendere finalmente giustizia alla storia di questo paese , ai suoi uomini che con coraggio e con impegno hanno servito lo Stato e la Costituzione Repubblicana, ai suoi cittadini onesti che lavorano,studiano e credono nelle istituzioni democratiche, ai familiari delle vittime che ancora oggi non possono piangerli.

Diciassette lunghi anni di “Seconda Repubblica” fondati non sul sangue coraggioso dei partigiani che per questo paese hanno lottato e sono morti consegnandoci le basi di una vera democrazia ma sul sangue coraggioso di uomini e donne che per questo Stato hanno dato la vita e che da questo stesso Stato sono stati abbandonati e traditi.

Tradendo loro, hanno tradito ogni singolo cittadino onesto di questa nazione , tradendo loro hanno tradito alla base la nostra Costituzione e la memoria della Resistenza, tradendo loro hanno minato alle basi la democrazia in Italia consegnandoci una Repubblica retta da poteri occulti , piduisti e stranieri che sul monopolio economico e dell'informazione accompagnati dalla compiacenza di politici venduti e giornalisti corrotti ridisegnano l'ordine democratico Costituzionale nato dalla Liberazione.

A partire dal 19 Luglio di quest'anno si è registrato un risalto nazionale sulla questione delle dinamiche e dei mandanti occulti della strage di via d'Amelio e del mistero dell'agenda rossa sottratta dalla borsa di Paolo Borsellino pochi minuti dopo l'attentato.

L'Agenda Rossa non è una semplice agenda: ma un diario che contiene nomi,cognomi,date,indizi e sospetti che potrebbero far tremare il mondo politico.
Marco Travaglio l'ha definita:

"la scatola nera della Seconda Repubblica"

Dopo questo anniversario attraversato da 3 giornate intense di manifestazioni che hanno visto uomini e donne da tutta italia e anche dall'estero stringersi intorno alla causa di verità e giustizia promossa da Salvatore Borsellino, l'intero arco delle persone coinvolte hanno rilasciato dichiarazioni da Totò Riina, all'ex ministro dell'interno Nicola Mancino,da Ciancimino ad Ayala e nuove testimonianze sono venute alla luce.
A Caltanissetta il procuratore Sergio Lari è già nel mirino del mondo politico perché sta conducendo indagini delicatissime e perché lui riesca veramente in questa impresa occorre che la società civile si mobiliti a fianco di Salvatore Borsellino- il 26 settembre a Roma- per esprimere tutto il suo appoggio alla magistratura che indaga e tutta la nostra voglia di verità e giustizia per chi è morto per la giustizia e per noi che di questo Stato facciamo parte.

Le più importanti istituzioni sociali e politiche che abbiamo in Italia stanno in silenzio, nonostante i media sono oramai costretti a seguire gli sviluppi incalzanti quasi giorno dopo giorno.
Sono film che già abbiamo visto ed è per questo che il 26 settembre OCCORRE CHE I CITTADINI SI AUTO-ORGANIZZINO per sostenere Salvatore Borsellino a Roma nelle sue iniziative di mobilitazione e nelle sue denunce pubbliche.

Occorre quindi che i cittadini e le cittadine italiane di ogni credo politico RIPRENDANO LA SOVRANITA' CHE GLI SPETTA scendendo in piazza sabato 26 settembre a Roma con una agenda rossa in mano simbolo della Seconda Repubblica , delle verità nascoste e dei poteri occulti su cui si fonda.

Per Paolo Borsellino
Per l'indipendenza della magistratura
Per la democrazia
Per la giustizia
per la libertà nel nostro paese


ora e sempre
RESISTENZA