Ci sono libri che meritano di essere letti e conosciuti, soprattutto quando a scriverli è una persona che non si limita ad esprimere concetti ed idee interessanti ma le applica nella vita di tutti i giorni.
Geopolitica dell'acqua di Margherita Ciervo è uno di questi libri.
Vive della sua professionalità (è ricercatrice presso il dipartimento di Scienze geografiche e merceologiche dell’Università di Bari) e della sua esperienza di quotidiana "lotta" per l'affermazione del diritto all'acqua e per la ripubblicizzazione dei servizi idrici (Forum Pugliese Acqua Bene Comune)
Perché le idee camminino sulle nostre gambe c'è bisogno di passione ma anche di una profonda preparazione culturale senza la quale si è solo portatori di slogan.
Leggere questo libro vi aiuterà sicuramente a dare solide radici alla vostra sete d'acqua pubblica!
L’acqua è un bene comune o un bene economico? Perché, pur essendo la risorsa più abbondante sul nostro pianeta, è sempre più scarsa? Qual è la relazione fra tale scarsità e sistema produttivo e stili di vita? Esiste una connessione fra la mancanza di accesso all’acqua potabile di circa un quarto della popolazione mondiale e il controllo delle fonti e dei servizi idrici da parte delle multinazionali? Quali sono le ragioni e gli effetti della privatizzazione? Quali le responsabilità dei governi? È un caso che i conflitti idrici aumentino in maniera esponenziale? Il libro si propone di fornire spunti di riflessione a queste e altre domande, esplorando anche i luoghi della resistenza alla mercificazione dell’acqua.
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