giovedì 18 febbraio 2010

2010 anno dell'ACQUA anche nelle fabbriche

Ieri siamo intervenuti come appartenenti al Comitato Pugliese Acqua Bene Comune ad un incontro dal titolo "Non perdiamoci in un bicchier d'acqua" promosso da Fabbrica di Nichi di Ruvo. Non ci piace la personalizzazione della politica, cosa che evidentemente sta contaminando anche la c.d. "sinistra", (Berlusca è stato maestro!), ma com'è avvenuto a novembre scorso in occasione dell'invito dell'IDV Pugliese alla Conferenza Programmatica Regionale , dato che ci è data possibilità di parlare ad altra gente di temi concreti ed assolutamente attuali (il DIRITTO all'ACQUA), se ci invitano, ci andiamo con piacere! Chi ci invita ha indubbiamente finalità elettorali (lo sappiamo) ma il fatto che questa gente (e tanti altri con loro) sia disposta ad ascoltare ed ascoltando migliori la sua ottica riguardo ad una o più questioni ci fa sperare che i rappresentati possono INFORMARSI e far migliorare i loro rappresentati.

Per esempio, sapere che il testo della legge per la RIPUBBLICIZZAZIONE di AQP SpA che è stato approvato in giunta è sostanzialmente diverso da quello che è stato licenziato dal Tavolo Tecnico Regione/Movimenti per l'Acqua...
e che questo è stato ripristinato dopo un incontro tra Regione e Movimento...
e che anche per questo (ritardo) si è persa la possibilità di portarlo in Consiglio Regionale...
Beh, sapere tutto ciò significa non cadere nelle trappole delle tante mistificazioni in cui ci si può perdere quando si parla di acqua. Chi sa ciò che non va può chiedere che le cose cambino. Chi non sa, o si fida di questo o quel leader "a prescindere" sbaglia nella misura in cui rinuncia al proprio senso di critica. Rinuncia a partecipare.

La politica per sua natura si declina al plurale. La Politica personalizzata è un ossimoro e dovrebbero far riflettere quegli atteggiamenti di balordi di chi rifiuta a priori di stare a sentire chi non voterà sè e/o i suoi amici partito: "O con me, o contro di me!". Che tristezza! E' la prova che i nostri rappresentaNti peggiorano perche peggiorano i loro rappresentati che accecati dai personalismi perdono di vista la realtà dei fatti.

da unimondo.org

Nei giorni scorsi, p. Alex Zanotelli ha lanciato un accorato appello attraverso il quale ha evidenziato che "questi anni di impegno e di sensibilizzazione sull’acqua, mi inducono ad affermare che abbiamo ottenuto in Italia una vittoria culturale, che ora deve diventare politica".

"Questo è l'anno dell'acqua - scrive p. Zanotelli - l'anno in cui noi italiani dobbiamo decidere se l'acqua sarà merce o diritto fondamentale umano". Il missionario da tempo in prima fila nelle battaglie per la difesa dell'acqua pubblica e dei beni comuni sottolinea quindi che il decreto Ronchi "sarà pagato a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese, che, per l'aumento delle tariffe, troveranno sempre più difficile pagare le bollette dell'acqua".

"Ma soprattutto - evidenzia p. Alex - la privatizzazione dell'acqua, sarà pagata dai poveri del Sud del mondo con milioni di morti di sete. Per me è criminale affidare alle multinazionali il bene più prezioso dell'umanità (l'"oro blu"), bene che andrà sempre più scarseggiando, sia per i cambiamenti climatici (scioglimento dei ghiacciai e dei nevai) sia per l'incremento demografico. L'acqua è un diritto fondamentale umano, che deve essere gestito dai Comuni a totale capitale pubblico, che hanno da sempre il dovere di garantirne la distribuzione per tutti al costo più basso possibile".

Padre Alex rilancia quindi l'iniziativa del Forum italiano dei Movimenti per l'acqua pubblica, per un Referendum abrogativo della Legge Ronchi, che dovrà raccogliere, fra aprile e luglio 2010, circa seicentomila firme. "Non sarà un referendum solo abrogativo, - continua p. Zanotelli - ma una vera e propria consultazione popolare su un tema molto chiaro: o la privatizzazione dell'acqua o il suo affidamento ad un soggetto di diritto pubblico".

"Chiediamo a tutti di costituirsi in gruppi e comitati in difesa dell'acqua, che siano poi capaci di coordinarsi a livello provinciale e regionale. Solo un grande movimento popolare trasversale potrà regalarci una grande vittoria per il bene comune. Sull'acqua ci giochiamo tutto, anche la nostra democrazia. Dobbiamo e possiamo vincere. Ce l'ha fatta Parigi (la patria delle grandi multinazionali dell'acqua ,Veolia, Ondeo ,Saur che stanno mettendo le mani sull'acqua italiana) a ritornare alla gestione pubblica. Ce la possiamo fare anche noi. Mobilitiamoci! È l'anno dell'acqua!" - conclude p. Zanotelli. [GB]

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