giovedì 22 aprile 2010

Giornate della Terra. Cochabamba e Milano.



Oggi 22 aprile, giornata mondiale della Terra. Due paesi, due città, due modi di concepire la vita (anche quando si parla di economia e di finanza).
Bolivia. A Cochabamba si riunisce il forum mondiale sul cambiamento climatico.
Cochabamba è la terza città della Bolivia ed è famosa perchè esattamente 10 anni fa (era il 10 aprile del 2000) scoppiò la prima guerra dell'acqua di questo secolo (guarda qui). Dopo quelle scene di guerriglia, la Bolivia ha sancito il diritto all'acqua nella propria costituzione.
In questi giorni, quindi, a Cochabamba, si tenta di rimediare al fallito vertice sul clima di Cophenagen 2009, quello in cui l'Europa si presentò con una risoluzione che prevedeva anche il nucleare come fonte energetica a medio termine (leggi l'articolo di Vulpio sulla "suppostina nucleare") e che si è concluso con un nulla di fatto.
Evo Morales, presidente della Bolivia, inaugura il forum di Cochabamba sui cambiamenti climatici e si cimenta in un duro atto di accusa contro il modello di sviluppo dominante. Oltre 20mila i delegati presenti alla Conferenza mondiale da 136 paesi di 5 continenti diversi.
«O muore il capitalismo o muore la madre Terra. Abbiamo di fronte a noi solo due strade: la Pachamama (Madre Terra, in aimara) o la morte. E quindi o muore il capitalismo o muore la madre Terra, o vive il capitalismo o viva la Madre Terra» (leggi tutto su ilmegafonoquotidiano.it)

Itaglia. A Milano il comune rigetta un progetto di Renzo Piano per piantumare alberi nel centro di una delle città più inquinate d'Italia... dopo Taranto, ovviamente!

E' il costo della modernità, baby: le nostre vite, please!

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