martedì 30 giugno 2009
La censura ha i capelli biondi
Assicurare la certezza della pena! Zam Zam!
Troppe condanne non vengono eseguite! Zam Zam!
Eleggiamo i magistrati del territorio! Prrrrrrrrr
Va beh la Carolina Lussana (Lega Nord) ha chiaramente un mix di idee banali e pericolose ma dalla sua intervista sembrava interessata a chiudere i cancelli delle carceri il più a lungo possibile.
Qualcosa deve averle fatto cambiare idea (magari la lunga frequentazione del Parlamento degli inquisiti) e averla spinta a presentare un simpatico disegno di legge per l'oblio in internet. Non si tratta del diritto a vedersi cancellate le foto da facebook quando si lascia il social network ma del diritto di inquisiti e condannati e non essere più esposti - udite udite - alla memoria elettronica.
E mi sembra sacrosanto: un povero imprenditore condannato per pubblicità ingannevole ha diritto a non risultare più sulla rete in modo che il consumatore sia sempre più consapevole...no?
Oppure un condannato per concorso esterno in associazione mafiosa (reato che può essere punito anche con una pena inferiore ai cinque anni) ha diritto di veder cancellata ogni traccia del suo misfatto entro cinque anni, insomma in tempo per candidarsi!
Questa non è tutela della privacy ma garanzia di impunità signora mia e soprattutto è garanzia per chi ha soldi e tempo da perdere a far causa ai vari siti inadempienti.
Ed è censura - bella bionda - verso un archivio accessibile a tutti come internet.
Qual è la prossima proposta di legge? Mandare al macero i giornali dopo dieci anni?
Bruciare le biblioteche dopo cinquanta? Guardare per 128 ore di fila il Grande Fratello fino a perdere l'uso del cervello come pena per aver voluto ricordare troppo?!?
Leggi qui il disegno di legge della simpatica Carolina o ascoltane una lettura critica fatta da Marco Travaglio
Etichette:
informazione,
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1 commento:
«Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato.» George Orwell
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