mercoledì 9 giugno 2010

un CALCIO per CALDEROLI



Calderoli è la testa d'ariete di questo "strano" governo itaGliano. Quando c'è da spararla grossa mandano avanti lui. E' successo all'epoca delle vignetta satiriche su maometto (era il 2006 - LEGGI QUI). Uno spettacolo, davvero!
Qualche giorno fa Calderoli ha chiesto ai calciatori della nazionale di rinunciare ai premi, visto il periodo di crisi. Buffon si infuria. La Russa litiga con Calderoli (leggi qui).
Che nel mondo del calcio si facciano contratti miliardari è una vergogna, ma pensare che il problema sia dei calciatori è stupido. Basterebbe fare serie indagini sui conti di tutte le società sportive (dilettantistiche incluse). Chi ha bazzicato quel mondo sa che tutto ruota attorno alle fatturazioni "gonfiate". Se vuoi uno sporsor è così in Itaglia!
Attraverso questo meccanismo è possibile ripulire denaro sporco, accumulare fondi neri e... drogare il mercato delle assunzioni miliardarie nel mondo del calcio.

(da giornalettismo.it)
Due squadre di Serie A, quattro di serie B e un mare di società (280) sparse per l’Italia sono finite nel nel blitz scattato ieri mattina, per ordine del pm di Milano Carlo Nocerino, ed eseguito dal Nucleo di polizia tributaria di Milano.

Scrive Repubblica in un pezzo a firma Emilio Randacio che le società sarebbero coinvolte in una frode fiscale per un importo complessivo di poco superiore ai 131 milioni di euro. L’indagine è nata dal caso del faccendiere svizzero, Giovanni Guastalla, arrestato dalla procura di Milano nell’ottobre scorso con l’accusa di essere stato il promotore di un meccanismo di false fatturazioni per nascondere denaro all’estero. Le società sono Udinese e Catania per la A ed Empoli, Cesena, Ascoli e Reggina per la B.

Ai vertici dell’Udinese Calcio vengono contestati trasferimenti all’estero inesistenti per un importo che sfiora il milione di euro nel biennio 2004-2006. Pezza giustificativa, il pagamento degli osservatori esteri, i talent scout dei giovani calciatori. Per l’accusa, in realtà, dietro a quei pagamenti, ci sarebbe l’unica finalità di sottrarre soldi al fisco. Nel calderone dell’inchiesta, anche Fastweb con fatture che superano i due milioni di euro, “Poltrone e Frau”, la società di borse della famiglia Ligresti, Gilli, ma anche banche e professionisti di mezza Italia.

Nessun commento: