venerdì 11 giugno 2010
Bavagli, intercettazioni nella repubblica parlamentare
La cosa è grave! Dopo un mese circa di lavori che ci hanno dato l'illusione che il parlamento avesse ancora un senso, ieri con il voto di fiducia il ddl sulle intercettazioni torna quello che era il testo originario ecchissenefrega!
Da il Fatto Quotidiano del 10 giugno
Avviso ai naviganti e soprattutto ai paraculi che si scandalizzano perché lo squilibrato attacca la Costituzione. Ragazzi, non c’è più nulla che quell’ometto malato possa fare o dire di nuovo: ha già fatto e detto tutto. Sono 16 anni che fa e dice di tutto. Perché lui è così. Se la legge vieta certi suoi comportamenti, è sbagliata la legge e lui la cambia. Se la Costituzione vieta certe leggi, è sbagliata la Costituzione e lui la cambia. Chi si stupisce dovrebbe spiegarci dove ha vissuto dal 1994 a oggi e perché non ha fatto nulla per fermarlo. Anche la comica finale sulla legge bavaglio, contro la quale strepita financo il Pompiere della Sera, era ampiamente scontata. (leggi tutto)
(dal blog di Daniele Martinelli)
Giovedì 10 giugno è il giorno in cui il Senato ha votato la fiducia al decreto intercettazioni che complicherà le indagini ai magistrati e vieterà ai giornalisti di raccontarle.
I senatori dell’Italia dei valori hanno occupato l’aula per tutta la notte in segno di protesta.
Stamane anche un un sit in che è stato possibile fare in piazza Navona, a meno di 100 metri dall’ingresso principale di palazzo Madama presidiato dalla polizia. Oltre a Italia dei valori, presenti esponenti del popolo viola ed esponenti del partito democratico armati di megafono, per informare i cittadini su questo golpe.
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