domenica 6 marzo 2011

o la BORSA o l'ACQUA!



Alla vigiglia del referendum c'è chi si preoccupa di informare quanta più gente possibile di ciò che è già accaduto nei comuni, nelle regioni italiane che hanno "provato" le fregature della gestione privata degli acquedotti (noi del Grillaio siamo tra questi, ovviamente). Ma c'è anche chi si preoccupa degli effetti che il referendum potrebbe avere sui mercati finanziari!
Quelli di acqualiberatutti.it per esempio. Si tratta di personaggi (quasi tutti del PD Lanzillottiano) che hanno deciso di battersi CONTRO il referendum per l'ACQUA PUBBLICA. Questi paladini del mercato a go go, sono preoccupati dei rischi che corrono i titoli in borsa a seguito della consultazione referendaria. Siamo al paradosso. E' come se per non compromettere il fiorente mercato delle armi si impedissero quegli opportuni controlli sulle transazioni finanziarie di queste industrie (vedi qui) ostacolando le iniziative pacifiste. E' come se per evitare di stoppare il flusso di denaro generato dagli stupefacenti si smettesse di parlare di dipendenze (ops! già fatto!).
L'importante è salvare il valore dei titoli in borsa, poco importa se per farlo "gioco" con i rubinetti = la sete = la vita della gente.
E' la prova (già provata) che l'acqua deve essere tirata fuori da queste logiche. Oggi, chiunque può toccare con mano la “preziosità” dell'acqua non già come bene essenziale per la vita, ma come strumento per trasformare la sete in profitto. Infatti all'indomani dell'approvazione del suddetto Decreto Ronchi (novembre 2009) le quotazioni in borsa dei titoli legati alle multinazionali dell'acqua hanno fatto registrare una forte impennata.
Ed è significativo quanto avvenuto in Emilia Romagna dove i cittadini hanno acquistato titoli emessi dalla società che gestiva il servizio idrico "scommettendo" sull'aumento delle tariffe (le proprie!). Domani andate in banca e chiedete a quali società sono legati i vostri risparmi.

Ecco uno stralcio della lettera del gruppo "acqualiberatutti":
"All’onorevole Vegas, presidente della Consob -prosegue Giannino- abbiamo segnalato che il servizio idrico e’ attualmente gestito da societa’ quotate in Borsa, ed il referendum – se si svolgera’ di lunedi’ – avra’ effetti impropri sull’andamento dei titoli a mercati aperti. Si possono tenere le consultazioni di sabato e domenica, oppure sospendere dalla trattazione i titoli interessati dalla consultazione. Certo e’ che si tratta di un problema della massima gravita’ che va valutato e affrontato per tempo. Sono a rischio i risparmi e gli investimenti di migliaia e migliaia di famiglie italiane"
E non è tutto!
In un post, i dottori di acqualiberatutti arrivano ad elogiare il PDL che organizza presso la Camera dei Deputati un convegno sponsorizzato da Veolia (prima multinazionale dell'acqua al mondo, addirittura ringraziata sul volantino!) a cui partecipa lo stato maggiore di Federutility, quello dell'ACEA , quello di Veolia ed il firmatario del Decreto... Ronchi.


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