domenica 23 maggio 2010

Per la Commissione europea l'acqua è una merce: noi non ci stiamo!





COMUNICATO STAMPA

Denuncia della Facoltà dell’Acqua: per la Commissione europea l'acqua è una merce


A conclusione dei lavori della 4° sessione della Facoltà dell’Acqua 2010 (sede di Sezano-Verona) sui “Percorsi di governo dell’Acqua”, i partecipanti hanno approvato all’unanimità una dichiarazione in cui denunciano la scandalosa presa di posizione della Commissione Europea, attraverso il suo portavoce Joe Hennon, sull’acqua considerata come merce.

A tal fine invitano associazioni e movimenti attivi contro la mercificazione dell’acqua e la privatizzazione dei servizi idrici che condividono la proposta, a fare pressione sulla Commissione Europea con un mail-bombing, informazioni e video di denuncia sul sito www.monasterodelbenecomune.blogspot.com

Chiediamo agli organi di stampa di dare la massima diffusione all'iniziativa.

Segue il testo dei partecipanti alla Facoltà dell’Acqua sessione del 22 maggio 2010:
«Scandalosa e inaccettabile è la dichiarazione di Joe Hennon, portavoce della Commissione Europea dell'UE riportata da EuObserver, il quale ha affermato il 18 maggio 2010 che la Commissione Europea “considera l'acqua una merce, come qualsiasi altra cosa” (“we consider water to be a commodity, like anything else”). Questa è la risoluzione adottata dai partecipanti alla sessione del 22 maggio 2010 della Facoltà dell'Acqua dell'Università del Bene Comune, a Sezano (Verona) nella sede dell'ass. Monastero del Bene Comune, dedicata al tema “Per un governo dell'acqua pubblico e partecipato”.

Una dichiarazione inaccettabile perché conferma la deriva ultramercantile dell'Europa in materia di acqua iniziata con la Direttiva Quadro Europea sull'acqua del 2000 che sostiene “l'acqua non è una merce come le altre”, ma pur sempre una merce.

Scandalosa anche perché aggiungendo la specificazione “come qualsiasi altra cosa” conferma che la Commissione europea è favorevole alla mercificazione di ogni forma di vita materiale e immateriale.

I partecipanti alla Facoltà dell'Acqua invitano tutte le associazioni, i movimenti e quanti nella società civile sono attivi contro la mercificazione dell’acqua a prendere le iniziative appropriate di rigetto della posizione espressa dalla Commissione Europea».


Riccardo Petrella (Pres. Facoltà dell'Acqua dell'Università del Bene Comune),
Rosario Lembo (Dir. Facoltà dell'Acqua e Pres. Contratto Mondiale sull'acqua),
Silvano Nicoletto (Responsabile Comunità Stimmatini di Sezano),
Alessandro Mazzer (Pres. Ass. Monastero del Bene Comune – Verona),
Marco Job (Dir. CeVI - Udine),
Piero Pieraccini (Centro per la Pace – Cesena),
Loretta Moramarco e Michele Loporcaro (MeetUp ilGrillaio – Altamura),
Rosa Maria, Rossi, Marta Fischer, Michele Dorigatti, Gianni Mantovani, Giorgio Ceriani, Paolo Ferrari, Maria Luparelli, Natalina Colombaroli, Miria Pericolosi, Renzo Bellotti, Fulvio De Santa, Luca Cecchi, Valentina Zuccher, Francesca Ferrari, Emilio Battioni, Mariangela Abbadessa, Paola Libanti.


Invia anche tu una mail di protesta al portavoce della Commissione Europea (INFORMAZIONI e TESTO del mail-bombing su www.monasterodelbenecomune.blogspot.com o universitadelbenecomune.org


Contatti stampa:
Rosario Lembo tel 02 4079213
Alessandro Mazzer tel 349 8126644


"L'umanità non è semplicemente l'insieme degli esseri umani, ma sono gli esseri umani che vivono insieme"
(Riccardo Petrella)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh, che vuoi che sia, vuol dire che raccoglieremo delle firme per un referendum europeo. :S

Joe Hennon ha detto...

You have completely misunderstood my comment - although that is not surprising from the way it is reported in EUObserver. This has nothing to do with privatisation or commercialisation of water, nothing to do with charging people in the Third World for drinking water. Yes, water is priceless, yes, water is a public good. What the Commission says is that the economic cost of providing water should be recovered so that its importance for the environment and health is relected. Otherwise businesses and consumers will treat water as free and use as much of it as they wish. Do you really want McDonalds, Monsanto, Shell and every business in the world to be able to use as much water as they wish for free? Do you want wealthy Westerners to be able to spend three hours washing their cars or watering their lawns for free? Of course not.