lunedì 10 maggio 2010

Acqua Bene Comune e acqua al proprio mulino (IDV altamurana)




Con il banchetto di ieri salgono ad oltre 3000 le firme raccolte ad Altamura per l'Acqua Pubblica. Mentre scriviamo non abbiamo ancora i dati degli altri comuni della puglia, ma tremilaquaranta firme non sono affatto poche, soprattutto se si tratta di firme informate. In ogni caso la nostra regione ha già raccolto il 70% delle firme totali assegnategli dal Forum Nazionale

Ieri mattina in piazza, in aggiunta al banchetto del Comitato Referendario Acqua Bene Comune, ce n'era un altro: quello dell'IDV. Già, perchè Di Pietro ha depositato un suo (UNO SOLO) quesito referendario che rassomiglia in parte al primo dei TRE quesiti del Forum.
IDV di Altamura è in leggera controtendenza rispetto ai loro colleghi del capoluogo pugliese i quali sostengono apertamente i TRE REFERENDUM del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua (guarda le dichiarazioni del capogruppo IDV di Bari).
Ma tant'è! Capiamo la voglia di fare qualcosa di utile per il paese, ma a leggere bene i TRE quesiti è evidente che il quesito di DiPietro abroga l'art. 15 del Decreto Ronchi. Ora, poichè quest'ultimo modificava l'art. 23/bis della L.133/2008 (che trattava comunque l'acqua come una merce da affidare alle leggi del mercato!!!), togliere il primo significa lasciare vigente il secondo e questo non risolve affatto il problema della PRIVATIZZAZIONE dei SERVIZI IDRICI.

Ma non era più semplice entrare a far parte del neonato Comitato Referendario ACQUA BENE COMUNE di Altamura già tanto partecipato? Non era più sensata l'adesione al Comitato Pugliese Acqua Bene Comune dato che solo qualche mese fa gli stessi dirigenti dell'IDV regionale chiedevano al meetUp ilGrillaio ed allo stesso comitato Pugliese di relazionare all'assemblea programmatica del loro partito proprio per un libro bianco sull'ACQUA (relazioni, tra le altre cose, seguitissime ed applauditissime VEDI QUI).
Si può sempre tornare indietro, o no?

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