domenica 30 maggio 2010

Saviano: io disobbedirò


Io disobbedirò. Roberto Saviano non ha dubbi: «Cercherò di continuare a lavorare come se questa legge non ci fosse». Perché il testo sulle intercettazioni approvato in commissione Giustizia «è una castrazione reale del lavoro di inchiesta» e soprattutto un regalo alle mafie «che potranno comunicare con facilità e nascondere i meccanismi del loro potere». A quattro anni dall’uscita di “Gomorra”, lo scrittore non vede diminuire la forza della criminalità organizzata mentre sente «crescere la fragilità della magistratura». E percepisce un clima molto simile a quello che ha preceduto le stragi del 1992, quegli attentati spettacolari contro obiettivi simbolici, uomini e monumenti, che hanno cambiato la storia d’Italia: «Anche oggi se i boss decidessero di alzare il tiro potrebbero dare una spallata al Paese e scegliere come ridisegnarlo.

leggi tutta l’intervista a Roberto Saviano realizzata da Gianluca Di Feo sulle nuove norme sulle intercettazioni pubblicata sull’Espresso

1 commento:

Anonimo ha detto...

è chi dice che la mafia, la camorra, la drangheta, la sacra corona unita è rispettivamente
"solo" in Sicilia, Campania, Calabria e Puglia.
Tutti gli Italiani onesti sanno dov'è la "Centrale Operativa".
Mi consola sapere che ci sono ancora molti italiani onesti in questo grande e bel "Paese".
Ci chiediamo solo quando metteranno i "braccialetti" ai disonesti N O T I !!
W L'ITALIA