lunedì 3 maggio 2010

Altamura città dell'acqua: oltre 2300 le firme raccolte!



Superate abbondantemente le 2300 firme in soli due giorni e mezzo di raccolta!
Il 25 aprile erano già 1300 a cui si sono aggiunte quelle raccolte il 29 aprile, le oltre 700 raccolte ieri durante la Fiera dell'Altro Mondo Possibile a Fornello e le 300 firme della giornata di ieri.
Il sostegno dei cittadini non può che rincuorarci e farci sperare in un ottimo risultato per il referendum!
Qualcuno ci ha chiesto: chi siete? Chi vi finanzia?
Siamo quelli del Grillaio e ci auto finanziamo, dedichiamo il nostro tempo e le nostre energie gratuitamente convinti che questa battaglia sia fondamentale.
Attorno al tema dell'acqua si è creato un gruppo eterogeneo il Comitato Referendario Acqua Bene Comune Altamura - abbiamo aggiunto - che non può essere facilmente "definito" perché raccoglie sensibilità diverse che su alcuni temi la pensano diversamente, ma che sono convinti della necessità di difendere l'acqua pubblica, ultimo baluardo prima della caduta di ogni bene comune e dello svuotamento della democrazia.
Ci ha stupito constatare la diffidenza di alcuni giovani e la convinzione di molti anziani che con la grafia incerta non avevano dubbi a firmare: gli pareva inconcepibile che si potesse arrivare a privatizzare l'acquedotto! Tanti credevano che le norme non fossero ancora in vigore.
E perché l'hanno fatto? - ci ha chiesto qualcuno.
Signori - gli abbiamo spiegato - le multinazionali dell'acqua "privata" (che sono le stesse dell'acqua imbottigliata) sono più potenti dei governi e formano, anche culturalmente, i governanti con un Forum Mondiale dell'Acqua che sembra un organismo indipendente e, invece, è finanziato e gestito dalle multinazionali. Dopo l'approvazione dell'ultima norma di privatizzazione le azioni di quelle società sono schizzate alle stelle!
L'acqua ci sta consentendo di parlare con la gente e di essere cittadini più informati e quindi attivi.
L'acqua ci sta insegnando quanto è faticosa la democrazia, ma anche quanto è affascinante: richiede conoscenza, approfondimento, dedizione ma porta buoni frutti e ad Altamura li stiamo già raccogliendo. Durante la campagna SALVA L'ACQUA per la modifica dello statuto comunale abbiamo parlato a tantissimi (oltre 15 incontri pubblici in 2 mesi) della necessità di una nuova cultura dell'acqua! Quei tantissimi ne hanno parlato ad altri e sono diventati quei tanti di più che ora vengono a firmare per il referendum e che sicuramente lo andranno anche a votare!
Perchè (non ci stancheremo mai di ripeterlo) si scrive Acqua ma si legge democrazia.

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