giovedì 25 febbraio 2010

IL MORALISMO IMMORALE (il caso astruso del gruppo facebook contro i bimbi down)



Avete mai assistito ad una scena in cui un bambino, pur di sentirsi considerato è disposto a fare cose disdicevoli? La scuola è piena di questi casi. Bene, tutte le volte che si rimproverano/puniscono questi bambini platealmente, si rischia di legittimarne la loro azione di disturbo! Lasciamo per un po' la scuola.

Nei giorni scorsi Facebook è stato protagonista di un episodio abbastanza astruso (che non significa strano). Di cose strane in internet ce ne sono a bizzeffe. Anche quelle sceme, veri e propri non-sense, non mancano! Alcune di queste sono comprensibili, altre di difficile interpretazione: astruse appunto. E' il caso del gruppo facebook "giochiamo al bersaglio con i bambini down". Un esauriente post corredato dai comunicati di varie categorie lo trovate su unimondo.org
Volutamente abbiamo ignorato sul blog del Grillaio sia la notizia dell'esistenza di quello che chiamare gruppo è un grave errore, sia la notizia del suo oscuramento, sia la notizia dell'apertura di un gruppo Contro il gruppo di imbecilli di cui sopra.
Contro quella che ci sembrava una stupida provocazione abbiamo scelto il silenzio per due motivi:
1. gridare allo scandalo dinanzi a queste azioni significa legittimarle;
2. nutriamo qualche dubbio sull'autenticità di questi gruppi.
Insomma se proviamo ad ipotizzare un motivo per cui una o più persone creano virtualmente un gruppo con un obiettivo così sfacciatamente stupido, la risposta più plausibile è: vogliono provocare, puntano a far scandalizzare gli altri, cercano il rimprovero.... come i bimbi di cui sopra. A scuola li chiamano "bambini pestiferi", in internet sono i TROLLS.
Abbiamo provato a leggere cosa si dicevano i membri di questo gruppo.
A parte l'introduzione che parlava di disagio dinanzi ai bimbi down... disagio cui porre rimedio eliminando dalla vista questi bambini... ed altre frasi deliranti, la quasi totalità dei commenti erano volti a biasimare il gruppo stesso. Ovviamente il fatto di iscriversi per prenderne le distanze, ha fatto lievitare oltremodo il numero degli iscritti ad oltre 1000 adesioni.
UUUUUhhhhhhhh!!! ODDDiiiiiiioooooo!!!
Chissà quanti erano gli imbecilli veri e quanti quelli che aderivano per non aderire. Fanno riflettere entrambe le categorie. Come se le discriminazioni cui sono sottoposti i bimbi in situazione di handicap fossero queste!!! Ci si indigna per queste cretinate ed accettiamo che gli stessi bimbi abbiano metà o un quarto delle ore di sostegno che gli spettano; o facciamo finta di niente quando il comune si ricorda di loro solo nelle vacanze (o feste) di Beneficienza BenEvidente (per dirla con Benni).

La cosa ci puzza un po', un bel po'! Sollevare questi inutili polveroni può essere il frutto di una strategia mirante a criminalizzare il web. Un'opinione pubblica che chiede controlli per i gruppi contro i down in inernet, sarebbe un po' più morbida con il tentativo di imbavagliare la rete attraverso la Legge Romani che (guarda un po!) è in discussione proprio in questi giorni in parlamento.
Parlarne oggi non è casuale. Oggi infatti è stata diffusa un'altra notizia secondo la quale tre dirigenti di Google Italia sarebbero stati condannati per violazione della privacy per non avere impedito, nel 2006, la pubblicazione di un video in cui un disabile picchiato e filmato in una scuola da alcuni coetanei. Il primo procedimento del genere nel mondo (leggi la posizione di Report sans frontiere)
Anche qui, tutti a dire BRAVI! Finalmente!!! Come se fossero stati loro gli autori della squallida aggressione. Si condanna lo strumento e non la causa. Nessuno si chiede, per esempio, com'è finita per gli "amici di scuola" dello sfortunato ragazzo. E gli insegnanti? E il dirigente?
Pensare di eliminare il gravissimo degrado sociale e morale semplicemente togliendolo dalla rete, è un errore gravissimo degno di un moralismo cieco e (a sua volta) immorale.
Non appena saranno rese note le motivazioni della sentenza, torneremo sull'argomento. Per il momento LEGGETE I COMMENTI ALLA NOTIZIA.
In bocca al lupo a tutti i bimbi disabili d'Italia e del mondo. Che trovino sempre genitori ed insengnanti capaci di amarli e ridere con loro.

1 commento:

Unknown ha detto...

grandiosi!....un'analisi lucida, un'articolo importante...
Margherita