sabato 8 agosto 2009

Ponti e conti



La storia dello ponte sullo Stretto di Messina mi ricorda tanto quelle situazioni in cui alcune persone cercano di giustificare il loro ultimo acquisto (evidentemente una ciofeca per l'interlocutore) esclamando: "Tu non sai QUANTO COSTA!".
Il ponte sullo stretto è un’opera insostenibile dal punto di vista economico, avrà "effetti devastanti dal punto di vista ambientale, con pesanti impatti su centinaia di migliaia di uccelli, pesci e cetacei che migrano lungo questa importantissima rotta di importanza internazionale, avrebbe un impatto sociale incalcolabile (decine di cantieri e piste di servizio previste anche in zone densamente abitate da decine di migliaia di cittadini) ed è un azzardo perché si troverebbe nell’area a maggior rischio sismico del Mediterraneo" - sostiene il WWF che parteciperà oggi alla manifestazione "Contro il Ponte e per la tutela dei territori" prevista per oggi 8 agosto." (unimondo.org)

Eppure i sostenitori del governo dei miracoli (annunciati) sostengono che...
Ma sapete quanto costa? ...quasi 6 miliardi e mezzo di euro!
Ma sapete quanto è lungo (unica campata)? record del mondo!!
Ma sapete che potrà sostenere 100.000 veicoli al giorno?...

Questi ricchi megalomani poveri di spirito dimenticano che:
1. 5 miliardi su 6,3 non si sa ancora dove prenderli;
2. ci sono opere pubbliche più importanti da terminare (la rete stradale e ferroviaria calabra e siciliana, per esempio);
3. la zona del ponte è una delle più rischiose zone sismiche del mediterraneo;
4. il traffico stimato da qui a vent'anni non supera i 20.000 veicoli al giorno;

E allora perchè questa "banana di cemento" (guarda video sotto)?
Qual'è la sua utilità a parte "Ma sai quanto costa... quanti metri... quanti veicoli. Opere pubbliche per interessi di pochi privati?


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