Vendere farmaci a gente sana. Inventare malattie piuttosto che farmaci. E’ un business in voga che rende l’industria farmaceutica la più florida del pianeta. Una strategia per rafforzare posizioni di monopolio ed assicurarsi solide fette di mercato, spesso a danno della salute pubblica dei cittadini. Lo denuncia “Inventori di Malattie” , una co-produzione Rai Tre/C’era una volta e Alhambra Factory, in onda ieri sera su RaiTre alle 23.40. Il viaggio-inchiesta che parte dagli Stati Uniti e traccia un inquietante racconto sulla "colonizzazione farmaceutica" di larghe fette di popolazione del pianeta, attraverso le suggestioni ammiccanti delle campagne pubblicitarie, gli innumerevoli conflitti d’interesse e le tante complicità occulte.
L’industria farmaceutica, costretta dalla Borsa ad aumentare sempre di più i propri profitti, non si può permettere battute d’arresto.
Numerose le interviste del documentario: a medici (Marcia Angell, Silvio Garattini, Steve Woloshin, Lisa Shwartz), giornalisti (Melodie Petersen, Merrill Goozner), oltre che avvocati ed economisti (J. Stiglitz) e due importanti insider (Peter Rost, ex vice direttore marketing della Pfizer e Mike Oldani, ex informatore farmaceutico).
Ecco alcune frasi tratte dalle interviste:
- “L’unica innovazione degli ultimi anni nel settore farmaceutico è il marketing” (Marcia Angel)
- “Ho definito il settore farmaceutico una mafia perché agisce e si comporta esattamente come la mafia” (Peter Rost)
- “Dal momento in cui viene fatta una causa ad una casa farmaceutica al momento in cui questa dovrà pagare una multa passa talmente tanto tempo che il guadagno dalla vendita di quel farmaco è molto, molto superiore al costo della multa che la casa farmaceutica dovrà pagare” (K. B. Menzies, avvocato)
- “Vendono paura, paura d’invecchiare, di ammalarsi, paura di essere adolescenti, paura degli altri…” (M. Petersen)
- “La Chadd, l’associazione di pazienti per la cura dell’ADHD, ha poi ammesso di aver preso 700.000 dollari dalla Novartis, la casa farmaceutica produttrice del Ritalin” (M. Oldani)
Fonte: Unimondo [che fin dall'inizio ha sostenuto la serie di documentari "C'era una volta" ideata da Silvestro Montanaro].
1 commento:
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