venerdì 28 agosto 2009

La censura CONTRADDITTORIA




Ciò che non hanno detto i TG di oggi è qualcosa di allucinante. Il trailer di VIDEOCRACY documentario di Erik Gandini (regista italiano indipendente che vive in Svezia) non sarà trasmesso in Italia nè da Mediaset nè da RAI. A giudicare dall'effetto boomerang che ha avuto per i censori di RAISET questo divieto c'è da esserne contenti: più cerchi di nascondere più appetibile diventa la ricerca e c'è da scommettere che il film che sarà presentato al festival di Venezia il 3 settembre e nelle sale il giorno dopo sarà mooooolto ricercato.
Ma torniamo alla notizia nascosta che deve far riflettere. Un simile trattamento censorio non era stato riservato neanche a IL CAIMANO di Moretti o VIVA ZAPATERO di Guzzanti. Mai ci si era spinti a rifiutare di proporre persino lo SPOT promozionale. Questa paura deve far riflettere assieme ai tentativi ridicoli e surreali di mamma Rai per giustificare il rifiuto. I vertici dell'ex tv pubblica italiana, in una lettera alla Fandango comunicano di non poter mandare in onda il trailer visto che il film cita le tv del Cavaliere e alcuni suoi programmi "caratterizzati da immagini di donne prive di abiti e dal contenuto latamente voyeuristico delle medesime si determina un inequivocabile richiamo alle problematiche attualmente all'ordine del giorno riguardo alle attitudini morali dello stesso e al suo rapporto con il sesso femminile formulando illazioni sul fatto che tali caratteristiche personali sarebbero emerse già in passato nel corso dell'attività di imprenditore televisivo".
Alla fine però ammettono (senza neanche tanti scrupoli) che lo spot del film "veicola un inequivocabile messaggio politico di critica al governo"... e ancora "il trailer non è informato al principio del contaddittorio". Avete capito bene "il principio del contraddittorio". Già! Perchè non far seguire allo spot un "Silvio nostro" (che sei nell'etere) da Buttiglione o Bondi? E' la censura del contraddittorio.

Andiamo in massa a vedere quello che in svezia hanno definito l'Horror Movie dell'anno.

2 commenti:

Giancarlo ha detto...

Ultimamente tendo a ripetermi, ma mai come in questo caso non mi stancherò di ripeterlo fino alla nausea. Il primo e indispensabile passo verso una società migliore, bella e vivibile, è il seguente: disattivare in massa gli apparecchi televisivi. I danni causati dal tubo catodico sono paragonabili a quelli di una guerra globale in cui le incontabili vittime ignare sono i nostri cervelli, le nostre coscienze, le nostre dignità di esseri umani. Questa nostra cara Italia, se vogliamo salvarla dal completo sfacelo, occorre riprenderci le nostre vite, le nostre responsabilità, a partire dal quotidiano. Fermiamoci ogni tanto a pensare che ogni momento che viviamo è senza dubbio l'ultimo che abbiamo e che non va buttato via a cuor leggero, in modo sacrilego dinanzi ad un apparecchio lobotomizzante quale è la TV. Potremmo impiegare il nostro tempo per capire noi stessi, le nostre aspirazioni, i nostri veri e reali bisogni e magari renderci più utili a questo benedetto pianeta anzichè restare a guardare supinamente un mondo costruito di immagini su uno schermo e ad ascoltare inutili, mediocri se non false informazioni per esempio sulla nostra salute (vedasi il caso dell'Influenza A, l'hanno chiamata così perchè "influenza suina" suona meno scientifico, e del vaccino annesso) o sul mercato dei calciatori.
Spegnamoli i televisori e riprendiamoci il sacro delle nostre vite.
"[...]Basta! Ne ho le palle piene! Sono volgare?? E chissenefrega!!!"(dal Film 'La Crisi' di Coline Serrau)

Giancarlo ha detto...

Interessante articolo:
http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/il-mezzo-televisivo.php