Comunicato stampa Il Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune”: “No all'ostruzionismo del centrodestra ma la maggioranza non snaturi la legge sulla ripubblicizzazione dell'Aqp”.
Nell'ambito del duro confronto tra opposizione e maggioranza alla Regione Puglia sul licenziamento da parte delle commissioni competenti del Disegno di legge sulla Ripubblicizzazione dell'Acquedotto Pugliese, evidenziato dai capigruppo dei partiti del centrosinistra lunedì 18 aprile in conferenza stampa, da un lato ci sentiamo di stigmatizzare il comportamento del centrodestra, che strumentalmente fa ostruzionismo contro la ripubblicizzazione dei servizi idrici (attraverso la presentazione, da quanto si apprende dalle agenzie regionali, di un centinaio emendamenti), dall'altro non esitiamo a porre degli interrogativi alla maggioranza.
Ci piacerebbe sapere dai capigruppo Losappio (SEL) e De Caro (PD), ad esempio, se gli emendamenti portati nelle commissioni dall’Assessore Amati al testo originario elaborato dal tavolo congiunto fra Regione e Comitato, e su cui il Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune” aveva espresso nelle audizioni (di cui l’ultima il 23 marzo) un parere negativo, siano stati comunque confermati.
In quel caso avremmo delle grosse difficoltà nel riconoscerci in una legge che non garantisce il minimo vitale di acqua giornaliera, conta su un organigramma gestionale che poco ha a che vedere con la partecipazione attiva dei cittadini, e presenta diverse ambiguità rispetto al tipo di gestione di non meglio specificati servizi e attività "strettamente legati al servizio idrico integrato" che sarebbero attribuiti a società miste.
Cogliamo, infine, l'occasione per ricordare consigliere Schiavone (IDV), che i Referendum per la ripubblicizzazione dei servizi idrici integrati, per cui si andrà a votare il 12 e 13 giugno, sono stati presentati dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua e non dall’Italia dei Valori.
Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”
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