Una buona notizia per tutti noi:
la diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva ha sottoscritto il DOCUMENTO per L'ACQUA della Rete Nuovi Stili di Vita.
In allegato la versione definitiva del documento pubblicato oggi stesso sul sito reteinterdiocesana.wordpress.com (qui la versione per la stampa).
Vorremmo, inoltre, ricordare il contributo dei sacerdoti di Altamura durante la campagna SALVA l'ACQUA (leggi comunicato) che, poco più di un anno fa, vide protagonisti un gruppo di cittadini attivi che riuscirono ad ottenere il riconoscimento DIRITTO all'ACQUA nello STATUTO del Comune di Altamura.
Quello di oggi è un ulteriore passo verso la difesa del DIRITTO UMANO ALL'ACQUA in questo momento molto particolare per il futuro del BENE COMUNE per ECCELLENZA. Infatti, a poco più di un mese al referendum, il silenzio dei media tradizionali sul tema ACQUA è assordante quando non fuorviante!
Ben vengano, dunque, queste iniziative volte a promuovere una SANA CULTURA dell'ACQUA.
Non ci resta che continuare, fino al 12 giugno ce n'è di strada da fare!
a presto
Comitato "2 Sì per l'Acqua Bene Comune" Altamura
Diocesi che hanno sottoscritto il documento ACQUA DONO DI DIO E BENE COMUNE proposto dalla Rete Interdiocesana Nuovi Stili di Vita:
Acerenza, Agrigento, Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti,
Belluno-Feltre, Bolzano-Bressanone, Brescia,
Campobasso-Bojano, Carpi, Como, Concordia-Pordenone, Cuneo-Fossano,
Fano, Lanciano-Ortona,
Massa Marittima-Piombino, Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi,
Padova, Parma, Pescara-Penne, Pistoia,
Reggio Emilia-Guastalla,
Senigallia, Termoli-Larino,
Treviso, Venezia, Vicenza.
Comitato "2 Sì per l'Acqua Bene Comune" Altamura
ACQUAL’acqua è uno dei grandi doni della creazione, tramite i quali Dio dona la vita a tutte le sue creature. Non a caso, gran parte delle religioni dell’umanità vede in essa un segno della presenza del Mistero e un simbolo di purificazione e rinascita.
Dono di Dio e bene comune
Lo stesso tempo pasquale invita a vivere alla luce del Risorto, scoprendolo come sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna (Gv. 4, 14).
Noi stessi, come tanti altri esseri viventi, siamo fatti in gran parte d’acqua e dipendiamo dal suo continuo ciclo. L’acqua è quindi essenziale per la vita delle persone e l’accesso ad essa costituisce un diritto universale inalienabile. (Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, n. 485; cf. anche Caritas in Veritate n. 27).
Il principio della destinazione universale dei beni si applica naturalmente anche all’acqua (Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, n. 484), ma la fruizione di tale diritto è preclusa a un gran numero di esseri umani, ponendo un grave problema di giustizia.
Un quarto della popolazione del pianeta, infatti, non ha accesso ad una quantità minima di acqua pulita, mentre oltre 2,5 miliardi di persone non hanno accesso ai servizi igienico-sanitari di base, determinando anche la diffusione di gravi malattie endemiche.
Acqua, dono di Dio e bene comune, una proposta cristiana al di sopra di ogni schieramento politico e ideologico, è una campagna che invita ad adottare stili di vita e comportamenti che tutelino questo prezioso bene comune, garantendone la disponibilità per tutti.
Proponiamo alle Chiese locali, la costruzione di percorsi pastorali, adatti al proprio territorio, che conducano i cristiani a riscoprire lo sguardo di Francesco, che chiamava l’acqua “sorella”, rinnovando così coerentemente le proprie pratiche. [...]Un diritto da tutelareL’acqua, per la sua stessa natura, non può essere trattata come una mera merce tra le altre e il suo uso deve essere razionale e solidale (Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, n. 485).
La distribuzione dell’acqua ha dei costi, ma su di essa non si può fare profitto in quanto il diritto al suo uso si fonda sulla dignità della persona umana e non su logiche economiche.
L’acqua è quindi un vero bene comune, che esige una gestione comunitaria, orientata alla partecipazione di tutti e non determinata dalla logica del profitto.
Il diritto all’acqua deve dunque essere garantito anche sul piano normativo, mettendo in discussione quelle leggi che la riducono a bene economico. Sarà importante, quindi, partecipare attivamente al dibattito legato al referendum sulla gestione dell’acqua, che mira a salvaguardarla come bene comune e diritto universale, evitando che diventi una merce privata o privatizzabile, ma ripubblicizzandola mediante una forma di gestione pubblica e partecipata dei servizi idrici.
Diocesi che hanno sottoscritto il documento ACQUA DONO DI DIO E BENE COMUNE proposto dalla Rete Interdiocesana Nuovi Stili di Vita:
Acerenza, Agrigento, Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti,
Belluno-Feltre, Bolzano-Bressanone, Brescia,
Campobasso-Bojano, Carpi, Como, Concordia-Pordenone, Cuneo-Fossano,
Fano, Lanciano-Ortona,
Massa Marittima-Piombino, Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi,
Padova, Parma, Pescara-Penne, Pistoia,
Reggio Emilia-Guastalla,
Senigallia, Termoli-Larino,
Treviso, Venezia, Vicenza.
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