L'AQP stacca l'Acqua perché è una S.p.A.
Gentile Consigliere Iurlano,
leggendo la sua denuncia sui giornali, cogliamo l’occasione per far presente a lei, a tutti i consiglieri regionali e al Governo regionale, che l’Acquedotto Pugliese, a Francavilla Fontana (come già accaduto in diverse altre situazioni), “ha staccato l’acqua a decine di famiglie, lasciando a secco disoccupati, anziani, pensionati sociali, disabili, donne e bambini”, proprio perché ha la forma giuridica di Società per Azioni. Infatti, quest’ultima - al pari di ogni società commerciale (e, indipendentemente, da chi possiede il capitale) - ha l’obiettivo stabilito dalla legge (art. 2247 del c.c.) di fare utile e dividere i dividendi fra gli azionisti.
Questo si traduce, fra le altre cose, in quello che sta avvenendo in questi giorni e che già è accaduto in passato, ovvero la corresponsione del servizio idrico solo a coloro i quali possono pagare e l’interruzione dell’erogazione per quei cittadini che non sono in grado di pagare, senza neanche garantire il minimo vitale necessario alla sopravvivenza.
Questo è il motivo per cui il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” – Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua da cinque anni è impegnato attivamente per la trasformazione dell’acquedotto pugliese da Società per Azioni in un’Azienda Regionale, soggetto di diritto pubblico, con meccanismi che ne garantiscano l’efficienza, l’efficacia e la partecipazione della cittadinanza. Questo è il motivo per cui come Comitato abbiamo contribuito all’elaborazione del Disegno di Legge per la ripubblicizzazione dell’Acquedotto pugliese oggi ancora in discussione nelle Commissioni competenti.
Quest’ultimo, ci teniamo a sottolineare, non promette acqua gratis per tutti ma garantisce o, meglio, garantirebbe qualora approvato, solo il quantitativo minimo vitale, affinché a nessun essere umano sia negato il diritto fondamentale all’acqua, come avviene in questi giorni ad esempio a Francavilla Fontana.
Questo è il motivo per cui non siamo d’accordo con nessun tipo di emendamento che ne snaturi il senso. Questo è il motivo per cui il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua ha promosso i quesiti referendari per abrogare le norme che impongono che il servizio idrico sia gestito a scopo di lucro.
Certi che sui diritti e sui valori comuni possa realizzarsi un confronto onesto e costruttivo che ponga al centro l’interesse generale, cogliamo l’occasione per rinnovare la nostra disponibilità per un incontro con tutti i capigruppo affinché si possa trovare il modo di superare diffidenze e steccati ideologici e lavorare tutti insieme per l’approvazione di una legge basata esclusivamente sul diritto umano inalienabile all’acqua, voluta fortemente dalla cittadinanza pugliese.
In attesa di un suo cortese riscontro, porgiamo i nostri distinti saluti.
Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”
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Francavilla F.na, 14/04/2011
Iurlaro (Pdl): "acqua gratis? a secco le case popolari"
“La sinistra regionale dovrebbe vergognarsi: mentre fa battaglie ideologiche e leggi – bandiera in cui si promette acqua gratis per tutti, nella zona 167 di Francavilla Fontana questa mattina l’Acquedotto Pugliese ha staccato l’acqua a decine di famiglie, lasciando a secco disoccupati, anziani, pensionati sociali, disabili, donne e bambini. E a nulla finora sono serviti gli impegni verbali che l’assessore Amati ha assunto con il sottoscritto”.
Lo denuncia in una nota il consigliere regionale del PdL, Pietro Iurlaro.
“Da anni – aggiunge Iurlaro – le palazzine Iacp di Francavilla e i loro inquilini, sono oggetto di una sorta di accanimento da parte dell’Acquedotto che pretende il pagamento di consumi di acqua non addebitabili ai singoli inquilini, in quanto per circa 15 anni è in funzione un solo contatore per decine di appartamenti. Una morosità per cui AQP ha più volte interrotto l’erogazione dell’acqua con immaginabili disagi. Ora gli inquilini si sono detti disposti a sanare la morosità del passato, pur non essendo in grado di stabilire i consumi dei singoli.
Ma Iacp e Acquedotto intendono addebitare agli inquilini le spese di installazione dei contatori. Nei giorni scorsi, per mio tramite, il sindaco di Francavilla ha sollecitato l’intervento della Regione Puglia e l’assessore Amati aveva garantito che avrebbe scongiurato l’interruzione dell’acqua convocando una riunione con Comune, Iacp ed Acquedotto per trovare una soluzione definitiva. Per tutta risposta oggi AQP ha tagliato l’acqua. Si continua a pretendere che questa povera gente paghi 100 euro a famiglia per l’installazione di contatori singoli e 30 euro al mese per sanare le morosità, non capendo che per queste famiglie questi costi sono insostenibili. Chiediamo all’assessore Amati di intervenire quanto prima e di farsi magari una passeggiata da queste parti anche con rappresentanti dell’Acquedotto”.
“Noi resteremo al fianco di queste famiglie finché la situazione non sarà risolta. E’ vergognoso - conclude Iurlaro - che si prometta acqua gratis per tutti e che poi si chiudano i rubinetti proprio agli inquilini delle case popolari!”.
COMUNICATO STAMPA PIETRO IURLARO - CONSIGLIERE REGIONALE PDL
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