Per cambiare le cose, a volte, bisogna cambiare quello che le contiene. Vale per i nostri rappresentanti (per mutare ciò che pensano e producono bisogna votarne altri) ma anche per il nostro stile di vita "usa e getta".
Cominciamo dalla busta di plastica, quella che siamo abituati a chiedere o pretendere anche per una penna o una busta di surgelati. Le alternative esistono e sono comode... basta
A' ggì c'u penzjìre recuperando quelle abitudini di una volta che non erano "da buttar via".
Il passato non è l'eden felice, ma non tutto va gettato nella spazzatura, soprattutto oggi che rischiamo di venirne sommersi: bisogna imparare a riciclare, riutilizzare anche quello che ci ha preceduto perché senza radici nessun albero può portare un buoni frutti !
Per rinfrescarci/vi la memoria vi riportiamo la risposta del candidato Sindaco (rieletto) Mario Stacca ad una delle dieci domande poste da IlGrillaio prima delle ultime elezioni:
5. Quale strategia intende adottare per avviare il Comune di Altamura verso l'obiettivo "RIFIUTI ZERO"?
Con il concorso di tutti i cittadini l'Ente locale può adottare delle politiche, può sensibilizzare, ma nel quotidiano occorre che le buone pratiche diventino un'abitudine. Per quanto ci riguarda, un primo passo è la riduzione delle buste di plastica fino alla loro eliminazione, così come previsto anche dalla legge. Le buste di carta o gli shopper ecologici sono l'alternativa. Si può incentivare il passaggio dalla plastica a queste modalità alternative. Occorre però che ci sia un cambiamento di sistema complessivo. Non si può pensare di ridurre la plastica se in commercio si trovano bevande in bottiglie di plastica e così via. Dalla letteratura scientifica riconosciuta a livello istituzionale si evince che su un quoziente 100 di rifiuti prodotti il 50 per cento può essere recuperato attraverso compostaggio, riciclaggio e riutilizzo dei materiali, il 20 per cento diventa Cdr (combustibile da rifiuto) e il 30 per cento deve comunque finire in discarica. Pertanto i "Rifiuti zero" diventa uno slogan.
A noi per primi (ma anche ai nostri amministratori) il compito di dare l'esempio portando sempre con noi una fichissima borsa in tela. Qualche settimana di spot "appiccicosi" su tv e radio locali (a cura dell'assessorato alla Cultura) non guasterebbe.
APPELLO AI NOSTRI LETTORI
Fatevi fotografare mentre fate la spesa con la sporta di tela ed inviateci la foto, alla 100^ foto parte un mega-flash mob dal titolo "BASTA con la BUSTA. PORTA LA SPORTA".
Il Consiglio dei Ministri ha confermato lo stop all’utilizzato dei sacchetti di plastica dal 1 gennaio 2011, senza proroghe, così come prescritto nella Finanziaria 2007 [Legge 27 dicembre 2006, n. 296]. Il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, oppostasi a una presunta proroga del provvedimento che avrebbe fatto slittare la data al 2012, sostiene che bandire i sacchetti di plastica segni un passo in avanti di fondamentale per la lotta all’inquinamento soprattutto rendendo tutti responsabili in tema di riuso e di riciclo.inoltre
Di fatti il provvedimento produrrà risultati concreti, solo col pieno coinvolgimento congiunto di operatori commerciali (piccola e grande distribuzione), cittadini che dovranno adeguarsi usando alternative alla plastica (borse di tela, canapa, carrelli su due ruote etc…), organi appositamente preposti al controllo del rispetto del provvedimento. I Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico inoltre in data 30 Dicembre hanno fatto circolare una nota con cui spiegano che i sacchetti “fuorilegge” potranno essere ancora usati fino a esaurimento scorte a condizione che vengano dati gratuitamente ai clienti, e in collaborazione con le autorità competenti, effettueranno controlli per verificare il rigoroso rispetto della normativa vigente.
Di fatti il provvedimento produrrà risultati concreti, solo col pieno coinvolgimento congiunto di operatori commerciali (piccola e grande distribuzione), cittadini che dovranno adeguarsi usando alternative alla plastica (borse di tela, canapa, carrelli su due ruote etc…), organi appositamente preposti al controllo del rispetto del provvedimento. I Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico inoltre in data 30 Dicembre hanno fatto circolare una nota con cui spiegano che i sacchetti “fuorilegge” potranno essere ancora usati fino a esaurimento scorte a condizione che vengano dati gratuitamente ai clienti, e in collaborazione con le autorità competenti, effettueranno controlli per verificare il rigoroso rispetto della normativa vigente.
il D.Lgs n. 152 del 3 aprile 2006, Parte Quarta “Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” ed in particolare
- l’art. 179 che dispone che le Pubbliche Amministrazioni debbano perseguire in via prioritaria iniziative dirette a favorire la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti,
- art. 180 che, al fine di promuovere in via prioritaria la prevenzione e la riduzione della produzione di rifiuti, dispone che le iniziative di cui all’art. 179 riguardino in particolare:
a) la promozione di strumenti economici, eco-bilanci, sistemi di certificazione ambientale, analisi
del ciclo di vita dei prodotti, azioni di informazione e sensibilizzazione dei consumatori....
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