giovedì 31 gennaio 2013

La ragnatela della Cassa Depositi e Prestiti



Chi di noi non ha mai pensato ad un libretto Postale o ai Buoni Fruttiferi Postali per “investire” quanto messo da parte facendo la baby-sitter o andando “alll'acinino” o semplicemente quanto incassato con la strenna dei nonni a Capodanno.
Insomma gli uffici postali (oggi Poste Italiane Spa) sono ovunque, sono aperti il sabato e prima o poi tutti ci passiamo per pagare le bollette della nonna. Ecco perchè attraverso gli sportelli postali, la Cassa Depositi e Prestiti oggi raccoglie olre il 90% degli olre 200 MILIARDI di euro capitale liquido attraverso i piccoli risparmiatori che decidono di andare “alla posta”.
Quello che molti non sanno è che la CASSA DEPOSITI e PRESTITI che nata per finanziare gli Enti Locali a tassi calmierati è diventata una SpA e come tale oggi si comporta come un Fondo Investimenti con una liquidità che farebbe invidia a zio Paperone.
Sono ancora meno quelli che sanno che alla presidenza di questa società privata (partecipata al 70% dal ministero dell'Economia e delle Finanze ed al 30% da 66 fondazioni bancarie) c'è Bassanini.
Oggi inoltriamo un altro comunicato stampa della rivista Altreconomia (leggetela per capire cos'è la vera informazione).
Oggetto del c.s. è la cassa depositi e prestiti. Quell'enorme salvadanaio (220 MLD di soldi liquidi) contenente tutti i soldi che 12 milioni di italiani affidato ai libretti e ai buoni fruttiferi di PosteItaliane.

Leggete per capire di più circa quello che accade ai soldini di chi ci circonda, in famiglia, sul lavoro, in parrocchia...



Comunicato stampa, 30 gennaio 2013
La ragnatela della Cassa

20 miliardi di nuovi impieghi, 2 miliardi di margine, acquisizione di nuove partecipazioni strategiche: Cdp è sempre più il fondo sovrano italiano. La rete di Cassa depositi e prestiti negli approfondimenti di "Altreconomia"
Secondo il management è "il più importante finanziatore degli investimenti pubblici e il maggiore investitore di lungo termine del Paese" e "una grande istituzione finanziaria per lo sviluppo del Paese". È Cassa depositi e prestiti, secondo Altreconomia il fondo sovrano italiano: i risultati preliminari 2012 evidenziano che lo scorso anno Cdp "ha mobilitato sotto forma di finanziamenti e investimenti risorse complessive superiori a 20 miliardi di euro, dopo i 16,5 miliardi impiegati nel 2011".
A Cassa depositi e prestiti Altreconomia ha dedicato numerosi approfondimenti, a partire dal 2011.
"La ragnatela della Cassa" è invece l'infografica che racconta, anche in versione animata, l'universo d'interessi e gli intrecci societari legati alle partecipazioni di Cassa depositi e prestiti.

La società controllata dal ministero del Tesoro chiuderà il 2012 con un risultato netto ben superiore agli 1,6 miliardi di euro del 2011 e ai 2 miliardi previsti dal Piano industriale, "senza considerare la plusvalenza ottenuta dalla vendita del 3,3% di ENI, pari a circa 500 milioni di euro" come riporta una nota di FTA Online News ripresa da lastampa.it.

Dai dati, si evince che nel 2012 si è ridotta l'attività di finanziamento nei confronti degli Enti pubblici, mentre aumenta l'impegno nel settore delle infrastrutture in project financing e utility. Tra i beneficiari:
"Autovie Venete, Concessioni Autostradali Venete, BreBeMI, Austostrade Spa, Traforo Frejus, Tramvia di Firenze, Gasdotti, Reti metropolitane di Roma e Milano".

Sabato 2 febbraio, a Roma, Cassa depositi e prestiti sarà al centro dell'attenzione dell'ASSEMBLEA NAZIONALE “PER UNA NUOVA FINANZA PUBBLICA”.
Secondo i promotori dell'assemblea, Cdp -un ente di proprietà del Tesoro italiano che in passato aveva il compito di di finanziare a prezzi calmierati le amministrazioni e le opere pubbliche essenziali per il Paese, da un decennio trasformata in ente di diritto privato- è impegnata in acquisizioni di partecipazioni azionarie in aziende da cui trae profitti notevoli. Operando sia come protettrice degli interessi strategici dello Stato che come facilitatrice dei processi di mercato, la Cassa lavora per patrimonializzare e finanziarizzare pezzi di ex aziende pubbliche, immobili del demanio, case popolari. Il tutto utilizzando, come visto, oltre 200 miliardi di risparmio postale degli italiani.

Per maggiori informazioni e per interviste:
Luca Martinelli - Altreconomia
tel. 02.89.91.98.90 - cell.: 349 8686815
luca@altreconomia.it
Altreconomia - www.altreconomia.it  - Corso Lodi 47 - 20139 Milano

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