lunedì 16 luglio 2012

COORDINAMENTO NAZIONALE NO TRIV

Week end di grande mobilitazione nel meridione d'Italia. La scorsa settimana vi abbiamo parlato della nascita a Bari della Rete dei Comitati per i Beni Comuni. Ieri è stata la volta a Pisticci (MT) del Coordinamento Nazionale NO TRIV (su Facebook). Queste iniziative sono la risposta al gravissimo deficit di democrazia che caratterizza questo momento storico. L'augurio del Movimento ilGRILLAIO è che i due movimenti (che già riuniscono comitati territoriali) trovino la maniera per condividere esperienze, iniziative ed energie per far fronte a quello che è il più grave attacco ai Beni Comuni che mai si sia registrato in Italia. 




Comunicato stampa Coordinamento NoTriv,
Pisticci scalo 15 Luglio 2012

Si è conclusa alle 14 di oggi 15 Luglio 2012 la due giorni NoTriv convocata per dare vita al primo coordinamento nazionale delle realtà sociali italiane e dei comitati contro la liberalizzazione delle estrazioni petrolifere e per un modello democratico della gestione delle risorse energetiche.
Nella serata di ieri, dopo la plenaria, si erano riuniti i tre gruppi di lavoro con cui il nascente movimento ha voluto rileggere la crisi economica, ambientale e di democrazia dentro cui avanza il tentativo di far pagare, ancora una volta, alle comunità il prezzo della svendita del nostro patrimonio energetico.
L’assemblea della mattina, iniziata dopo che i movimenti presenti hanno partecipato con i contadini del territorio alla occupazione di 3 ettari di terra incolta alle spalle del luogo in cui si è tenuta la due giorni, è iniziata con i report dei gruppi di lavoro che erano stati chiamati a rispondere su come e su quali obiettivi e percorsi è possibile dare vita ad un vasto ed ampio movimento popolare.
I report hanno espresso una forte ricchezza di analisi, di elementi comuni e, soprattutto, di proposte di strumenti e di percorsi operativi, che sono state discusse ed assunte dall’assemblea segnata da un dibattito fortemente unitario che supera le differenze di approccio, le diversità territoriali e sociali e, soprattutto, individua obiettivi, strumenti ed iniziative.
Viene avanti, così, l’idea di una rete organizzata come uno spazio plurale di socializzazione, critica, proposta di modelli e pratiche alternative e di azione e mobilitazione che si dia strumenti efficaci: un sito internet, un Comitato Scientifico composto da esperti e da portatori di esperienze sociali, un calendario di iniziative, una rete di pratiche, proposte di legge nazionali, regionali e comunitarie su cui incalzare la politica e le istituzioni, il collegamento con le altre reti e movimenti che operano sulle crisi territoriali, ambientali ed economiche, la ridiscussione dei parametri di impatto ambientale e sulla salute.
L’assemblea si è conclusa con la prima agenda su cui operare nell’immediato: nei prossimi giorni verrà prodotta una lettera agli eletti e portata a Roma con la richiesta di un cambio nella strategia fin qui adottata e di ripensamento dell’articolo 16 del decreto “Cresci Italia” del Governo Monti.
L’incontro, che chiederemo si tenga entro le prossime due o tre settimane, sarà l’occasione per un nuovo appuntamento operativo in cui strutturare il Coordinamento Nazionale NoTriv e per preparare le iniziative dell’autunno, a partire dalla discussione sulla proposta di tenere un “NoTriv Tour” fra tutte le aree italiane esposte al rischio o già coinvolte dall’estendersi dei processi di estrazione del petrolio e dai problemi indotti dall’uso delle energie.
Con la decisione di assumere questa prima agenda di iniziative si è conclusa la due giorni NoTriv a Pisticci Scalo, mentre continuavano ad arrivare nuove adesioni e messaggi da movimenti, associazioni e comitati da tutta Italia.
Fra i movimenti lucani e del Vallo di Diano che hanno promosso questo primo appuntamento, ma anche fra i tanti e tanti che si sono coinvolti, si è rafforzata, così, l’idea che si può fare. Si può uscire dalla strumentale, provinciale e fuorviante discussione sull’uso delle royalty  spesso usate come specchietto delle allodole di fronte alle comunità in crisi per nascondere il grande processo di espropriazione delle risorse in atto e ragionare sulle alternative economicamente e ambientalmente possibili e giuste.
Soprattutto si può rivendicare e far valere il diritto dei cittadini ad opporsi a scelte antisociali e antidemocratiche che li espropriano del diritto a scegliere. In fin dei conti, è ancora una volta una questione di democrazia: chi sceglie, chi gestisce e per chi.


*Comunicato stampa Altragricoltura*

(info: 3466483882)

foto nella 
pagina facebook https://www.facebook.com/groups/501303419886261/

Come avevamo annunciato ieri e come Carmine Sgambato, del direttivo di Altragricoltura aveva confermato ieri pomeriggio nell’assemblea di  Pisticci Scalo portando l’adesione di Altragricoltura, stamattina un  gruppo di Agricoltori lucani e Pugliesi si è dato appuntamento alle 7 al Villaggio Mattei per occupare un pezzo di terra incolta in quel territorio.

Mentre Giovanni, Vincenzo e Pietro (agricoltori della Val Basento) aravano una parte dei terreni con i loro trattori, su un  camioncino con le insegne di Altragricoltura, della OLA, del Comitato  TerreJoniche e del Coordinamento Notriv, interveniva Gianni Fabbris, coordinatore nazionale di Altragricoltura, per spiegare il senso della azione.

“Oggi i contadini di questo territorio si riappropriano di tre ettari di terra incolta nel centro di un territorio ambientalmente compromesso in una comunità ferita dal fallimento delle politiche  industriali e della chimica.
Oggi affermiamo il diritto ad usare la terra in maniera socialmente giusta e sostenibile, per questo ce ne riappropriamo”.

Con i contadini che aravano, almeno altri trenta agricoltori metapontino e ginosini ed i rappresentanti delle organizzazioni che si sono dati appuntamento a Pisticci Scalo per la due giorni NoTriv che, dopo aver fatto
colazione con i prodotti offerti e preparati dalle donne di Altragricoltura, hanno contribuito alle operazioni di pulizia dell’area liberandone una parte da innumerevoli rifiuti (bottiglie, plastiche, pneumatici, metalli ed altro).

Fabbris ha ulteriormente spiegato: “Oggi prendiamo possesso di questo territorio e chiediamo formalmente alla proprietà (il Comune di Pisticci) di assegnarne l’uso ai contadini per rimetterlo in produzione. La richiesta è fatta da tutte le associazioni partecipanti alla due giorni Notriv che stiamo conducendo e punta a realizzare e sostenere un progetto di uso sociale ecologicamente compatibile. Altragricoltura presenterà il progetto di realizzazione di una fattoria didattica e di un centro sperimentale contadino sulle tecniche agronomiche ed ambientali per il riuso di aree ambientalmente compromesse come queste. Il progetto metterà insieme i
saperi degli  agricoltori e dei pastori, con la ricerca tecnica e scientifica e degli esperti di tutela ambientale, coinvolgendo le migliori esperienze  scientifiche e professionali del territorio. Una parte di
questa area, sarà invece piantata con un frutteto con diverse specie arboree che verrà consegnato alla comunità del Villaggio Mattei perché lo possa gestire e godere, dopo essere stata bonificata e dopo aver verificato con analisi di laboratorio che la terra non sia compromessa” (un primo campione di terra verrà inviato già lunedì al laboratorio di analisi per le verifiche del caso).

Dopo aver preparato il terreno con un primo intervento (cui seguiranno altri e ben più importanti lavori per la messa in produzione) il presidio dei contadini e delle associazioni presenti ha compiuto un ultimo atto fortemente simbolico ma molto concreto: un trattore con una trivella (su cui era esposta la bandiera NOTRIV) è entrato nell’area ed ha realizzato una buca di circa 70 cm in cui è stato messo a dimora un ulivo selvatico su
cui, successivamente, saranno innestate varietà di produzione olearia della nostra tradizione territoriale. Mentre la messa a dimora della pianta fra i contadini presenti veniva osservato “SITRIV, queste sono le trivelle che
ci piacciono, quelle che ci portano vita e risorse e non quelle che ce le sottraggono per arricchire multinazionali e speculatori lasciandoci solo danni ambientali, crisi economica e qualche mancia insignificante  con cui vorrebbero compraci le coscienze”. La messa a dimora della  pianta d’olivo, la ha realizzata il rappresentante delle Associazioni  della Lombardia presente alla 2 giorni NoTriv commentando: “Insieme ad un piccolo pezzo di terra in Val Susa, adesso, ho anche una pianta d’ Olivo in Basilicata, un bel modo per segnare l’unità delle lotte per la 
difesa della terra ed un altro modello economico ed ambientale per il territorio e le nostre comunità”

L’assemblea NoTriv ha assunto, fra le  sue conclusioni, il progetto di realizzare il Centro Contadino Sperimentale e la fattoria didattica come il primo esempio concreto per  tutto il nascente movimento di legare la critica e la proposta alle pratiche concrete di modelli e percorsi alternativi alla gestione del territorio.

Alla fine della mattinata il Sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, venuto a salutare i partecipanti all’assemblea ha ricevuto la comunicazione dell’occupazione da Gianni Fabbris con cui ha fissato un appuntamento nei prossimi giorni per discutere il da farsi.

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