domenica 13 novembre 2011

MANDA UNA MAIL AL COMUNE DI SANTERAMO. ALTAMURA NON VUOLE I FUMI DELLA CENTRALE BIOMASSE


Questa mattina eravamo in piazza, il nostro blog nei giorni scorsi è stato preso d'assalto. Abbiamo cercato con i nostri modesti mezzi di arrivare a quantra più gente possibile (compreso il sindaco!).

ORA DEVI AGIRE!

HAI TEMPO ANCORA FINO ALLE 14,00 di domani 14/11/2011
INVIA UNA MAIL al Comune di Santearamo per
DIRE NO ALLA CENTRALE A BIOMASSE TRA ALTAMURA E SANTERAMO.


Testo della mail: Sono un* cittadin* di Altamura e mi unisco ai cittadini di Santeramo in colle CHIEDERE al commissario Dott. Marani
DI SOSPENDERE L'ITER DI APPROVAZIONE DELLA CENTRALE A BIOMASSE che sorgerebbe tra Altamura e Santeramo, perchè:
  • Una centrale di questo tipo dovrebbe nascere per servire il territorio e non per sfruttarlo, ma così non è;
  • Una centrale da 10 MW brucia oltre 100 mila tonnellate di biomassa all’anno, cioè circa 300 tonnellate al giorno! Considerando questo notevole fabbisogno di combustibile è impossibile pensare che l’approvvigionamento possa derivare unicamente dall’uso degli scarti agricoli. È troppo facile che diventi un inceneritore di rifiuti urbani o scarti di lavorazione industriale!
  • la centrale sorgerebbe in via Alessandriello, nella zona più fertile di Santeramo (c.da Montefungale, a soli 6 Km dal centro urbano) e pregiudicherebbe in maniera irreversibile le produzioni agricole del territorio e il suo potenziale turistico;
  • le strade del nostro territorio si intaserebbero con oltre 7000 autotreni all’anno da e verso la centrale, inquinando ulteriormente aria, acqua e suolo con metalli pesanti, nano particelle, diossine, ecc;
  • la centrale avrebbe effetti negativi sulla salute dei cittadini di Santeramo e dei comuni limitroci (tra cui Altamura);
  • la centrale avrebbe ripercussioni negative sull'attività agricola locale;
Per salvaguardare il nostro territorio e la nostra salute, c’è bisogno di scelte condivise, partecipazione e consapevolezza di tutti.
Questa è una decisione che non può essere presa sulla testa dei cittadini.

Firma

A: segreteria@comune.santeramo.ba.it
CC: nocentrale@gmail.com

COMITATO NO ALLA CENTRALE A BIOMASSA - Santeramo http://www.facebook.com/groups/263533247026933/264052280308363/?notif_t=like

2 commenti:

Comitato NO alla Centrale ha detto...

Abbiamo indetto una manifestazione cittadina per giovedì. di seguito trovate maggiori informazioni

http://nocentralesanteramo.blogspot.com/

Anonimo ha detto...

Cari.
Io potrei essere d'accordo che una centrale da 10 MW basata su combustione diretta sia abbastanza discutibile come tecnologia da proporre.
Pur con tutti i filtri aria del mondo, la qualità dell'aria sarà tutta da dimostrare.
C'è poi la sacrosanta questione dei n mila tir che trasportano le biomasse...un impatto sicuramente da valutare..

Ma....nella petizione ci sono una serie di istanza molto dubbie, che se si vuole fare un'OPPOSIZIONE SERIA ad un'iniziativa come questa, bisogna EVITARE di lasciare al caso:
- ''pregiudicherebbe in maniera irreversibile le produzioni agricole del territorio'': in che senso? sulla base di cosa?
- ''è impossibile pensare che l’approvvigionamento possa derivare unicamente dall’uso degli scarti agricoli''. Sicuri? 100 mila ton di biomassa di scarto agricolo corrisponderebbero a massimo 8-10 mila ettari di scarti agricoli (considerando le principali colture cerealicole tipo frumento, mais, triticale ecc...). La superficie agricola utilizzabile SOLO dei Comuni di Altamura e Santeramo in colle è di circa 40 mila ettari....
vedi http://www.census.istat.it/censimenti/Agricoltura/tavole/072/V1_04_03_PROV_072.pdf

Quindi....se si considerano le svariate MIGLIAIA di tonnellate di scarti di olivicoltura prodotti in Puglia, di centrali come queste se ne potrebbero costruire altre 20...
SENZA PARLARE DI RIFIUTI o altre cose che intimoriscono l'opinione pubblica....

Quindi dico: l'opposizione può essere giusta e sensata. MA..attenzione. bisogna farla con delle considerazioni SENSATE.

Andrea Schievano, Ricicla - Facoltà di Agraria - Università degli Studi di Milano