giovedì 10 novembre 2011

Biomasse, bio-fumi e bio-inquinamento. Torna la paura tra Santeramo, Altamura e Matera


(il dott. Montanari spiega cosa sono DAVVERO le centrali a biomasse)

Ci risiamo! Ve la ricordate la storia dell'inceneritore in zona Jesce, previsto dal piano pluriennale delle opere del comune di Matera? Era marzo 2008 e quell'opera, che avrebbe definitvamente affossato l'economia agricola delle nostre terre, fu sventata da un gruppo di cittadini attivi di Matera (vedi qui).


Laddove però in un comune non si può si può sempre provare con il comune vicino (Santeramo in Colle), magari edulcorando la "pillola" (meglio la SUPPOSTA) per le popolazioni locali. Magari si può optare per una soluzione più "leggera". Se la parola inceneritore spaventa gli indigeni rozzi e provinciali, allora perchè non proporgli una centralina a biomasse, magari affiancata dalle parole eco-sostenibile? In questo modo zittiamo anche i partiti di opposizione dello stesso comune (leggi comunicato di PD, IDV e SEL).

E' quanto sta avvenendo a Santeramo in Colle, dove da qualche settimana i cittadini si sono ritrovati con un progetto di una centrale a biomasse da 10 MW che sorgerebbe su una zona di 70.000 mq al confine tra Altamura, Santeramo e Matera (a pochi passi dalla zona Jesce). Per la cronistoria di questo ennesimo assalto al nostro territorio già malmesso, vi rimandiamo al sito santeramolive.it che tra le altre cose elenca tutta una serie di "regali" che l'azienda interessata farebbe ai santermani (pianterebbe doppi filarri di alberi, costruirebbe un parcheggio nei pressi della centrale.... addirittura ospiterebbe ben 10 studenti meritevoli!!).

Il nostro pensiero su tutto ciò che è CENTRALE (c. nucleare, c. fotovoltaica, c. eolica...) è fortemente critico: significa un solo padrone. Quanto alle centrali a biomasse, queste altro non sono che inceneritori: possono bruciare, incenerire tutto ciò che viene conferito. Ora sapendo che una centrale a biomasse non è un caminetto, una volta accesa DEVE BRUCIARE! Cosa accadrebbe se gli scarti vegetali non fossero sufficienti? Potrebbe essere autorizzato anche l'incenerimento di rifiuti solidi urbani anche a scapito della logica del riciclo? Non bisogna, poi, dimenticare che anche queste centrali vanno controllate per evitare gli abusi che si sono verificati per esempio a Pavia dove si è finiti per utilizzare la centrale (a biomasse prima poi autorizzata anche a bruciare altri tipi di rifiuti) per incenerire (illecitamente) rifiuti pericolosi.

Questo modo di stuprare le nostre terre affosserà definitivamente le PRODUZIONI AGRO-ALIMENTARI LOCALI :
1. le diossine prodotte da queste centrali si accumulano nell'ambiente (aria e terra).
2. ciò che verrà bruciato (il cippato) proviene per lo più da agricoltura convenzionale (leggi schifezze chimiche a go go!) e se bruciato sprigiona nell'aria il peggio di questi prodotti;
3. la biomassa necessaria per alimentare una centrale di queste impiegherebbe tanta di quella terra che per il trasporto delle biomasse stesse, il bilancio energetico sarebbe passivo.
Basti pensare che per coprire il 10% dei consumi energetici italiani servirebbe una superficie tre volte superiore alla terra attualmente arabile nel nostro paese, che non produce eccedenze di cibo, ma anzi importa cereali dall'estero.
4. la mistificazione delle EMISSIONI ZERO, poi, è presto chiarita: è vero che la c02 prodotta da tot quintali di biomassa è pari a quella assorbita dalla stessa biomassa assorbe per crescere (solo se vegetale!!!), ma in questo bilancio si "dimentica" di considerare la co2 prodotta per arare, seminare, concimare (con concimi chimici derivanti dal petrolio), diserbare e raccogliere quelle biomasse!!!

Nonostante la Regione Puglia abbia un eccesso di produzione di energia elettrica (circa il 25% della corrente prodotta non ci serve...) si continua a proporre questo assurdo modo di gestire l'ambiente in cui viviamo, come se fosse uno sportello bancomat.

Di solito queste grandi opere portano benefici solo in una direzione che non è mai quella della collettività. Alle aziende vanno soldi, tanti soldi, ai cittadini le briciole e l'aria "aromatizzata" che fa tanto bene ad anziani e bambini. Bene faremmo anche noi Altamurani ad attivarci perchè la concessione dell'autorizzazione sia stoppata (come chiede il neonato Comitato del NO alla Centrale a Biomasse). Non c'è molto tempo: il commissario prefettizio di Santeramo sarebbe intenzionato a firmare entro il prossimo 19 novembre. ed avvisa che eventuali osservazioni in merito alla questione potranno essere presentate, in forma scritta, entro le ore 14.00 del 14 Novembre 2011 presso la Segreteria del Comune di Santeramo oppure anche via e-mail all'indirizzo segreteria@comune.santeramo.ba.it.

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