mercoledì 30 novembre 2011

DIMENSIONAMENTO e DIS ORDINAMENTO SCOLASTICO MADE IN ALTAMURA



Sulla vicenda del dimensionamento della rete scolatica altamurana si sta giocando un'altra brutta pagina della politica locale.
Qualche giorno fa, in un post su ilgrillaio.blogspot.com (ALTAMURA E LA SCUOLA A PEZZI), avevamo denunciato la "strana" decisione dei nostri amministratori di passare nel giro di pochi mesi da un sistema scolastico con 6 Circoli Didattici e 5 scuole medie ad uno che prevede 8 Istituti Comprensivi. Nel post avevamo evidenziato come le delibere (2 nel giro di una settimana) non fossero state condivise con i soggetti interessati (come prevede la delibera di giunta regionale).
Sindaco e Assessori (in primis Saponaro) si sono limitati ad incontrare i dirigenti scolastici (9 persone) che hanno fatto alcune proposte di "accorpamenti" (parere non vincolante).
PROBLEMA n. 1
Perchè al comune non hanno fatto in modo (magari con un comunicato stampa) che ad un argomento così delicato, che coinvolge migliaia di famiglie altamurane, fosse data la giusta risonanza mediatica? Chi, più dei genitori, è chiamato in causa quando si tratta di decidere sul futuro della scuola?

>Oggi apprendiamo che Sindaco Stacca e giunta non avrebbero condiviso questa importante decisione nemmeno con i consiglieri comunali vicini alla stessa maggioranza (vedi qui).

PROBLEMA n. 2
Nell'era di internet, cellulari, skype, facebook... di cosa abbisognano al comune per una comunicazione efficace?

Intanto la notizia che l'anno prossimo l'assetto delle scuole elementari e medie sarà stravolto, inizia a fare il giro del paese. I genitori iniziano ad autoconvocarsi in assemblee, parlano con i docenti, coinvolgono altri genitori. 
Il comune si è affrettato a divulgare un comunicato in cui proclama: 
"Il dimensionamento scolastico è obbligatorio per legge (L.111/2011, ndb) e prevede l'accorpamento in Istituti Comprensivi."
E questo è vero, ma dato che la Regione Puglia ed altre regioni hanno impugnato la legge 110/2011, e dato che la stessa Regione dà la possibilità ai comuni di adeguarsi in 3 anni, sorge il 
PROBLEMA n.3
Perchè il nostro sindaco e i nostri assessori (Saponaro) hanno voluto essere più realisti del re? PERCHE' decidere "in anticipo" in base ad una legge che potrebbe essere dichiarata incostituzionale dalla Consulta?
Oggi sull'emittente locale Canale2 sono andate in onda diverse interviste sull'argomento, ma anche da queste viene fuori un quadro parziale di quanto sta accadendo: sono stati ascoltati, infatti, coloro che di fatto hanno proposto (dirigenti)  e preso (amministratori) questa decisione.
Nessuno degli intervistati ha messo in luce i disagi che si verificheranno nelle scuole SPACCATE a metà.
Nessuno di questi sembra porsi il problema della progettualità trasversale in atto nonchè della continuità didattica che verrebbe messa in discussione nelle tre scuole "sfigate" e non solo.
PROBLEMA n.4 (complesso)
Come fa un dirigente a seguire opportunamente 3-4 plessi scolastici?
Dato che l'ubiquità è da escludere, chi ne fa le veci? I docenti vicari?  E se è così quali ripercussioni avrà tutto questo sulla didattica?
Nelle scuole divise come si divideranno i laboratori? Come si dividerà la palestra? A chi toccherà la biblioteca? Testa o croce?


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