venerdì 2 dicembre 2011

QUANTO SEI COMPLICE DELLO SFACELO FINANZIARIO e DEL DEBITO ECOLOGICO?


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Non sono tanti coloro che realizzano che le Banche e le grosse società finanziarie sono la causa del disastro che dalla realtà virtuale dei mercati finanziari sta pian piano arrivando a palesarsi in modo crudo e pesante nella vita reale di molti di noi.
Sono in pochi coloro che vedono una relazione tra quanto sopra ed i propri risparmi affidati al primo "amico" che magari è costretto a proporti dei "prodotti" per non lasciare improduttivi i soldi sul conto corrente.
Sono ancora meno quelli che decidono di non essere complici di questo assurdo sistema, si recano in banca per informarsi su DOVE VANNO I PROPRI SOLDI per poi dire 
NON CON I MIEI SOLDI. 
Anche tu lo faresti se ne sapessi di più!


Oggi si scommette sui prezzi del cibo e delle materie prime mentre oltre un miliardo di persone nel mondo soffre la fame. La finanza si muove sfruttando i paradisi fiscali per aggirare ogni regola e normativa. Sempre più transazioni avvengono al di fuori delle borse valori fuori da qualunque regolamentazione e trasparenza. Le grandi banche realizzano operazioni eludendo i controlli internazionali, la maggior parte dei derivati sono scambiati al di fuori delle borse ufficiali, questi mercati paralleli sono talmente poco trasparenti che si fa fatica anche a stimare la quantità o il valore dei titoli circolanti.
E' una finanza totalmente scollegata dalla realtà.

Altreconomia e Banca Popolare Etica sono i promotori di un incontro svoltosi oggi venerdì 2 dicembre 2011 e trasmesso in rete sul sito www.altreconomia.it. Il titolo dell'incontro è “NON CON I MIEI SOLDI” e ad intervistare il presidente di Banca Etica, c'erano Pietro Raitano (direttore di Altreconomia), Elio Silva (giornalista del Sole 24 Ore), Paolo Biondani (giornalista de L'Espresso). Tema dell'intervista: la crisi e le opportunità dell'attuale momento economico.

Durante la crisi finanziaria gli Stati sono intervenuti per salvare le banche trasferendo l'eccesso di debiti dai “big” della finanza al pubblico.

Nonostante questo, gli Stati stanno subendo ora l'attacco speculativo di quegli stessi big della finanza. Mentre cioè i cittadini sono chiamati a ulteriori sacrifici, la speculazione è ripartita a pieno ritmo e le lobby finanziarie lavorano per diluire o bloccare qualsiasi tentativo di riforma o regolamentazione. La politica sembra totalmente succube dei mercati finanziari.

Il sistema finanziario ci costringe a tali sacrifici è oggi messo pesantemente in discussione, ma non si intravede ancora una nuova regolamentazione capace di arginarne gli eccessi.

Eppure esiste anche un'altra finanza, mutualistica, autogestita, eticamente orientata. E' uno strumento ideato da un movimento di nicchia che ormai quasi 30 anni fa intuì le potenzialità della collaborazione applicata al mondo del credito. Da quel movimento nacque una Banca popolare Etica, un caso unico in Europa di azienda di credito nata dal basso e completamente dedicata all'economia reale. Oggi Banca Etica ha 12 anni, 16 filiali e tanta esperienza.

E dimostra che l'altra finanza non è un'utopia e può essere una buona pratica da imitare: un capitale sociale ormai prossimo ai 35 milioni di euro e 721.695.000 di euro prestati a imprese sociali e di tutela dell'ambiente. Banca Etica è anche attiva nel campo dei fondi etici con la controllata Etica Sgr e in quello della ricerca con la Fondazione Responsabilità Etica e il Centro Studi La Costigliola. È attiva nel campo dei nuovi media con Zoes ed è socia fondatrice delle reti di Sefea (società finanziaria europea) e Febea (federazione della banche alternative europee).

Sarà possibile intervenire in diretta dalla chat di livestream, oppure collegandosi suwww.twitter.com/altreconomia

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