Il Natale è vicino. E' il tempo di pettole, cartellate e di... pasticcio.
Il pasticcio di cui vi parliamo oggi, però, è un altro.
In questi giorni, tra comune e regione, si programma il prossimo anno scolastico. Alunni e genitori altamurani avranno una brutta sorpresa il prossimo anno scolastico: potrebbero recarsi nello stesso plesso ed accorgersi di non appartenere più allo stesso istituto comprensivo: dirigenti diversi, docenti diversi, bidelli diversi. Tutto questo in nome di una "razionalizzazione" che di razionale sembra avere poco.
Infatti qualche giorno fa (22/11/2011), nel silenzio assordante dei media locali (e non solo!) la giunta comunale di Altamura ha deliberato in materia di "DIMENSIONAMENTO RETE SCOLASTICA ANNO SCOLASTICO 2012/2013". Il sindaco Stacca M. e i suoi 8 assessori Centonze G., Fiore F., Marroccoli G., Disabato G., Genco P., Pallotta G., Petronelli R. e l'ass. alla Pubblica Istruzione Giovanni Saponaro) hanno deliberato che ad Altamura “...per garantire un processo di continuità didattica nell’ambito dello stesso ciclo di istruzione, a decorrere dall’a.s. 2011/12, la scuola dell'infanzia, la scuola primaria, la scuola secondaria di primo grado sono aggregate in (n. 8) istituti comprensivi".
Ma dov'è la fregatura?
Ad Altamura accade che PER UNIRE, SI DIVIDE.
Infatti leggendo la delibera di giunta n.127 del 15 novembre 2011 (modificata solo una settimana dopo con la n. 137 del 22-11-2011) ci si accorge che alcune scuole saranno divise a metà.
Le scuole "sfigate", quelle tagliate in due come un cocomero sono
la scuola media "Padre Pio" (metà con l'Aldo Moro e metà con la Don Milani),
la scuola media "Ottavio Serena" (metà con la Roncalli l'altra metà con la Pacelli) e
la scuola media "Mercadante"
La giunta con questa delibera si è di fatto adeguata alla L. 111/2011 recepita a sua volta dalla giunta regionale ( delibera n. 2410 del 02-11-11). L'obiettivo è ottimizzare il sistema, che in Italia significa soltanto una cosa: tagliare!
L'idea, dal punto di vista contabile non fa una grinza: se unisci un circolo didattico e una scuola media in un unico istituto comprensivo con almeno 1000 alunni i risparmi sono molteplici:
- hai bisogno di meno dirigenti (in compenso i rimanenti guadagneranno di più);
- risparmi sui docenti e sui bidelli.
Per legge, un Istituto potrrà essere autonomo soltanto se avrà 1.000 iscrizioni. Altrimenti salta il dirigente e il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (c.d. segretario) e la scuola piccola viene accorpata ad un'altra.
In Puglia l'anno prossimo ci saranno quasi 200 scuole autonome in meno. 65 nella provincia di Bari. Ad Altamura sono 3 o 4.
Gli amministratori (soprattutto quelli locali) non dovrebbero limitarsi a tagliare e incollare numeri e nomi anche perchè la delibera della giunta pugliese è chiara:
"... il dimensionamento scolastico non può essere un puro dato numerico" ed invita i comuni a "concertare le proprie decisioni con le stesse scuole, i sindacati ed ogni soggetto intreressato" (p.e. i rappresentanti dei lavoratori e i genitori, ndr)".
Ad Altamura questa concertazione c'è stata? La risposta è Nì!
I dirigenti scolastici altamurani fanno pervenire al comune un documento con delle prosposte (leggi qui); è l'unico documento ufficiale anche perchè al 14 novembre, in tante scuole gli organi collegiali (soprattutto quelli aperti ai genitori) non si sono ancora riuniti.
Le proposte dei dirigenti sono:
- A. formazione di n. 7 istituti comprensivi. 2 per il prossimo anno (T.Fiore + SG Bosco e Pacelli + S.Francesco d'Assisi); gli altri I.C. si formerebbero negli anni a seguire dato che ci sono 3 anni di tempo per adeguarsi alla normativa;
- B. formazione di 8 istituti comprensivi che vengono fatti "a tavolino" spezzettando alcune scuole per metterne un pezzo da una parte e un pezzo dall'altra.
Il sindaco e la giunta altamurani, hanno una grossa responsabiltà in questa vicenda. In particolare l'ass.re alla P.I. Saponaro: è il suo campo, no? Perchè non si è opposto a quello che rischia di trasformarsi in un'altra spiacevole pagina di una amministrazione che non ascolta la gente?
Intanto il malcontento inizia a diffondersi man mano che la notizia inizia a varcare i confini delle scuole e degli uffici comunali.
Al documento dei dirigenti sono seguite le delibere degli organi collegiali del 5° circolo "San Francesco" e della scuola media "T.Fiore" (leggi qui). Mentre il personale della P.Pio e dell'Ottavio Serena cerca di opporsi allo smembramento che metterebbe in forse la continuità per il prossimo anno scolastico.
Finora, però, mancano all'appello gli alunni e le loro famiglie. Sono loro i veri protagonisti di questa triste vicenda, sono loro che pagheranno sulla loro pelle le conseguenze di queste azioni politiche dettate solo dalla voglia di far quadrare i conti anche a costo di un pasticcio che farà a pezzi la scuola italiana, la suola italiana e con essa il nostro futuro. Perchè è di questo stiamo parlando.
Ci auguriamo che una soluzione a questa vicenda possa arrivare dai nostri amministarori, magari ascoltando per davvero chi nella scuola ci va, ci lavora, ci manda i figli.
1 commento:
complimenti veramente sono d'accordo nn si può dividere una scuola in due
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