venerdì 6 maggio 2011

Il razzismo è di casa. E' proprio vero.


Due giorni fa scrivevamo " il razzismo è di casa". Oggi possiamo purtroppo confermarlo.
Degli oltre quaranta commenti ai due post che abbiamo dedicato al video sul "controllare di razza", ben oltre la metà sono pesantemente "razzisti" o a difesa del controllore, oltre a contenere insulti nei nostri confronti. Peggio ancora per i commenti su youtube!!
Facciamo fatica a capire le reazioni di tutti questi internauti - moltissimi in questi due giorni dopo la segnalazione del video da parte di Repubblica.it e del FattoQuotidiano.it e dopo il servizio di oggi del TG3 - perché il nostro movente era lineare, quasi banale: non si può - in nessun caso - calpestare la dignità di un essere umano.
A prescindere dalle condizioni sociali, a prescindere dal colore della pelle, a prescindere dalla gentilezza/simpatia della persona, a prescindere anche dall'arroganza...la dignità spetta all'individuo in quanto individuo.
E' un fondamento di civilità che talvolta potrà essere anche difficile da rispettare, ma è un paletto che non si può oltrepassare se si vuole evitare di cadere nella banalità del male.
L'esasperazione - che molti lettori ritengono giustificativa del comportamento del controllore - non può essere sufficiente a scusare le violazioni della dignità umana, in questo come in altri casi.
Non è nostra intenzione creare uno stigma sociale a carico della persona che ha proferito quelle parole offensive ma il suo comportamento non può essere giustificato o passare inosservato.

12 commenti:

zompalifossi@yahoo.it ha detto...

Ragazzi, le cose non devono andare a senso unico: se una persona è esasperata (come lo era di sicuro il controllore) tanto da non rispettare quei ragazzi, credo sia perchè a sua volta gli è stato ripetutamente negato ogni rispetto da viaggiatori (non necessariamente di colore) che insistono a viaggiare senza biglietto e insistono a pretendere di farlo, adducendo ognuno le motivazioni che può, tutte accomunate dall'assurdità rispetto al poveraccio di controllore che cerca solo di fare il suo dovere. E quando si arriva allo scontro, perchè non solo sei in difetto, ma addossi ad altri motivazioni che quelli non hanno, ciascuno dei contendenti cede alla tentazione di insultare l'altro, calcando la mano su qualcosa di presunto negativo che quello avrebbe. E così il controllore diventa razzista, ai ragazzi si augurano le cose peggiori, ecc. ecc.. Se i ragazzi fossero stati bianchi, arrivati allo scontro, sarebbero stati additati - chessò - come maleducati o drogati o puttane o chissà cosa, mentre il controllore magari era rincoglionito, pedante, pezzo di qualcosa e simili.
Insomma, a me sembra un normale litigio, dove ognuno insulta l'altro come può e ciascuno, a torto o a ragione, pensa di avere qualche buon motivo per prendersela con l'altro.
Mi spiace, ma non si può avere ragione sempre e comunque solo perchè si ha la pelle non bianca, perchè sennò si finirebbe ad avere torto solo perchè si ha la pelle bianca! zompalifossi@yahoo.it

A Lombardi ha detto...

"Non è nostra intenzione creare uno stigma sociale a carico della persona che ha proferito quelle parole offensive"

Sarà per questo che in apertura del video avete messo una non stigmatizzante bandiera con la svastica...

Il controllore non doveva minimamente permettersi di dire una cosa del genere (anche se solo un radicalchic gauche caviar o un lobotomizzato può credere che la frase rappresentasse veramente una reale intenzione alla Soluzione Finale, e non lo sbotto di un uomo della strada che perde le staffe); tuttavia mi chiedo: se il controllore si fosse comportato sgarbatamente con un comune ragazzo italiano, il video sarebbe finito su corriere e repubblica.it?

Il razzismo va both ways, ormai.

vittorio ha detto...

ha ragione il controllore, al 100%. Non si capisce bene perchè si sentano in dovere di non pagare i mezzi pubblici, e hanno pure il coraggio di contestare. a calci nel culo giù dal treno in corsa e solo con uno come Hitler ce li togliamo dai coglioni 'sti parassiti

Anonimo ha detto...

"non si può - in nessun caso - calpestare la dignità di un essere umano"
E allora per prima cosa rispettare il controllore che sta facendo il proprio lavoro.
Poi se si permetterà a tutti, anche agli italiani senza lavoro, di viaggiare gratis, si sarà tutti contenti

CT ha detto...

Vi racconto la scena di oggi:madre araba(non chiedetemi se marocchina o meno,non mi interessa),con due bambini di 4 e sei anni,lei ha il biglietto preso da un tabaccaio,ma pure i due ragazzi dovevano averlo,costa metà prezzo da 4 anni compiuti a 12 anni da compiere,allora le dico che almeno per quello più grande lo devo fare,sento un altro arabo protestare dicendo che solo in Italia i bambini pagano,che l'Italia è un paese di merda e cose varie,invece di dire che son stato gentile a chiudere un occhio.Faccio il biglietto alla signora e rispondo al signore che prima di tutto non si deve permettere di intromettersi in discorsi che non lo riguardano(tra l'altro alla signora ho fatto vedere il regolmaento nel caso non mi credesse),che dovevo farne due e ne ho fatto uno,per cui son stato gentile che se non gli andava bene l'Italia ci son altri paesi.
Ditemi ora voi chi è il razzista,secondo lui ai bambini italiani non facciam pagar il biglietto,non ho parole,pensavo di aver fatto una cortesia e vengo insultato.

Anonimo ha detto...

Caro CT, io invece ti racconto questa. Immigrato africano senza biglietto. Il CT gli chiede i documenti x multarlo, lui "razzista, razzista". Solita solfa sul "non ho soldi, non ho lavoro". IL CT alla parolina magica rinuncia a fare la multa e lo fa scendere.

A quella stessa stazione scendo anche io... il "povero" migrante va al bar e spende 30 EURO!!!!! tra gratta-vinci, birre e sigarette.

Poi prende e sale sul treno dopo senza aver fatto il biglietto...

NB

Per testimonianza diretta ti dico che sui treni che prendo io per lavoro almeno il 70% dei clandestini (gente che va a vendere paccottiglia sulle spiagge e ai turisti, quindi anche evasore fiscale totale) non paga mai e reagisce con violenza verbale, quando non fisica, ai controlli.

(strappano la multa in faccia al capotreno e ti dicono "io qui faccio quello che voglio", tanto per dirne una)

I PRIMI A ESSERE INCAZZATI PER QUESTO SONO GLI IMMIGRATI REGOLARI CHE LAVORANO NELLE FABBRICHE DELLA ZONA E CHE HANNO TUTTI L'ABBONAMENTO IN TASCA!

Capito, cari comunistelli che ce la menate con il razzismo... altro che Hitler!

Angelo Jarrett ha detto...

egualitè, fraternitè, libertè.
chiunque sia sul treno non deve essere privilegiato rispetto a me e non pagare il biglietto. la fraternitè i controllori la applicano non facendo la multa...ricordiamoci di alcune regole di civiltà a volte. non voglio attaccare nessuno di voi, sono un elettore di sinistra ma troppo spesso si fa buonismo e qualunquismo in Italia...

cochise ha detto...

ma piantatela con questo moralismo da quattro soldi.. se nella maggior parte dei commenti se la prendono più col passeggero che col controllore, tutti scemi gli altri e furbi voi?
e poi se vogliamo dirla tutta questo video alla wannabe Iene, che però non mostra mai le facce dei protagonisti, neanche per un secondo, mi sa tanto di trollata costruita ad arte per far parlare di sé, ok?

CT ha detto...

Caro "Anonimo",è stata comunque un'impresa anche il fatto che sia sceso,non è sempre così facile.
Io volevo far notare che spesso il razzismo è d parte loro,come si permette questo di dirmi che tratto gli altri diversamente,che cosa ne sa lui?Nemmeno un segno di ringraziamento per aver chiuso un occhio sul biglietto del secondo ragazzo,inoltre poi se veniva un controllo a me dovevo pure giustificar del perchè non l'avevo fatto.

Anonimo ha detto...

pardon era ' a Cesare quello che è di Cesare '

Anonimo ha detto...

è sparito il mio commento per cui ho ricitato la frase su dai ' a cesare quello che è di Cesere ' come mai?

Aldo ha detto...

Ho assistito pochi giorni fa ad una scena analoga, stranieri senza biglietto che prendevano in giro il controllore. E' rimasto calmo e non ha mollato fino a farli pagare.
Nel caso in questione suppongo che in un paese civile il ragazzo del video debba ricevere delle scuse ed una multa. Le scuse le riceverà sicuramente non la multa. E' anche così che si semina il razzismo.