lunedì 30 maggio 2011

L'ENEL e l'ACQUA in Patagonia



"Per il terzo week end consecutivo una grande manifestazione ha attraversato la capitale Santiago per dire no agli impianti idroelettrici progettati dall'utility italiana e dalla cilena Colbùn. Gli attivisti temono danni all'ambiente. Il new York Times: "Sacrificare la Patagonia potrebbe essere un errore"

Cinque grandi dighe da costruire in Patagonia. A volere il progetto Hidroaysèn è il governo cileno. Con il coinvolgimento dell’italiana Enel e della cilena Colbùn. Ma per il terzo fine settimana consecutivo una grande manifestazione ha attraversato il centro di Santiago del Cile per protestare contro un piano energetico, che secondo gli attivisti, causerà danni all’ambiente.

Il progetto è stato approvato dalla commissione di Valutazione ambientale della Regione meridionale e patagonica di Aysèn. Ma la commissione è di nomina governativa centrale, come del resto lo sono ancora i governi regionali in Cile. In termini assoluti il numero di partecipanti alle manifestazioni non sembra impressionante. Sono comunque tanti per un paese dove le manifestazioni di massa come una volta non ci sono più. Oltre ventimila sabato 28 maggio a Santiago, trentamila il fine settimana precedente. Questa volta però non ci sono stati incidenti, non è partito il gruppetto dei giovani “incappucciati” più arrabbiati"


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