lunedì 19 luglio 2010

Riflettori sui rifiuti. Pecunia non olet??



Brutto periodo per la famiglia Columella sotto i riflettori per un provvedimento cautelare contro due suoi esponenti.
Nell'ambito dell'inchiesta relativa allo smaltimento dei rifiuti speciali, costola dell'inchiesta madre sulla sanità pugliese (che vedrebbe come protagonista il senatore PD Alberto Tedesco) sono, infatti, finiti agli arresti domiciliari Michele Columella (figlio di Carlo Dante) legale rappresentante della Vi.ri. (gruppo Tra.de.co.) e di Francesco Petronella (cognato di Carlo Dante), titolare di fatto della stessa società, sottoposto alla stessa misura cautelare insieme ad altre tre persone, Antonio Colella (ex capo degli appalti della Asl di Bari), e i funzionari Asl Nicola Del Re e Filippo Tragni.
Francesco Petronella ha da poco lasciato la carica di consigliere comunale dopo aver ricoperto tale carica per dieci anni circa, prima con i Socialisti poi col Partito democratico. Alle ultime elezioni ha deciso di non ricandidarsi, probabilmente anche alla luce delle inchieste a suo carico.
Le vicende di cronaca giudiziaria - ricorda la Gazzetta del Mezzogiorno - hanno già legato Michele Columella e Petronella, con esito a loro favorevole. Furono arrestati il 15 marzo del 2006 per la gestione di rifiuti alla discarica di Canosa. Anche in quel caso andarono ai domiciliari: due anni fa, insieme a tutti gli altri indagati, sono stati assolti dal gup di Trani, Teresa Giancaspro, perché «il fatto non sussiste». Il loro avvocato Raffaele Emilio Padrone è convinto che finirà così anche stavolta: «Gli investigatori hanno preso una cantonata».
Le accuse mosse ai cinque indagati questa volta sono turbativa d'asta, corruzione, rivelazione di segreti d'ufficio, falsità materiale in atti pubblici.
Il provvedimento che dispone gli arresti domiciliari è incentrato su tre episodi. Il primo è l’appalto per la gestione dei rifiuti speciali della Asl di Bari, che secondo gli investigatori la Viri avrebbe vinto (per 1,627 milioni) a danno della Manutencoop (che aveva offerto 2,328 milioni): gli investigatori ritengono che Colella, su richiesta di Tedesco, avrebbe consentito alla Viri di sostituire l’offerta. In cambio del suo interessamento - secondo la procura, Tedesco avrebbe chiesto «appoggio elettorale» per le elezioni politiche del 2008, ma anche la disponibilità «ad acquistare un appartamento del valore di 550.000 euro, di cui il Tedesco non aveva la disponibilità economica, rivolta al Columella Carlo Dante per il tramite del Petronella». Gli altri due episodi sono relativi ad appalti per le attrezzature del nuovo Oncologico di Bari.
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Famiglia Columella a parte, la situazione rifiuti non è affatto rosea. Ben vengano le inchieste che gettino luce sulle ambiguità della gestione, ma ci vuole anche un sussulto di senso civico per rialzare le percentuali di raccolta differenziata ancora a livelli ridicoli.
Magari potrebbe aiutare una strategia dello stupore, quella suggerita da Jacopo Fo (vedi il video!).



Oppure potremmo fare come a Tivoli dove chi ricicla di più, e meglio, paga di meno (la tassa per l'igiene ambientale, la TIA).
Il criterio è molto semplice: chi conferisce materiale differenziato in una delle isole ecologiche riceve un tot di punti, a seconda del quantitativo conferito.I punti vengono accumulati in una scheda magnetica, proprio come quelle del supermercato, ed alla fine dell’anno ad un tot di punti accumulati corrisponde uno sconto proporzionale sulla tasse sui rifiuti solidi urbani.
Alcuni cittadini hanno inventato una vera e propria caccia al tesoro per accumulare rifiuti da portare in discarica e così aumentare il bonus di risparmio, innescando in questo modo una spirale di comportamenti virtuosi.

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