giovedì 1 settembre 2011

La discarica dei dinosauri









Quando lo scorso 16 gennaio abbiamo accompagnato Paul Connet nei pressi della cava dei dinosauri il suo sguardo di disapprovazione è stato molto eloquente. Qualche minuto dopo nella sala strapiena dell'ex monastero del soccorso Connett tuonò: "...tutti i bambini del mondo adorano i dinosauri... e quando i turisti arrivano in Italia ci vengono per il vino, il cibo, la storia... e verrebbero anche per le orme dei dinosauri... certo non verrebbero qui per una discarica" (quarda qui dal minuto 4:00).
Già perchè qui da noi una cava abbandonata vuol dire DISCARICA (vedi tra le tante Grottelline).
La proprietà della ex cava sarebbe riconducibile alla famiglia Columella (vedi l'articolo de La Repubblica Bari), che riveste ruoli di primo piano nella Tra.de.co. che gestisce la raccolta dei rifiuti ad Altamura e dintorni.
Chissà cosa immaginavano di fare i proprietari con la cava quando, nel 1999, vennero rinvenute le impronte, tantissime, oltre 4000, conservate benissimo per oltre 70 milioni di anni...
Così tutto si blocca e sono sufficienti 11 anni a danneggiare ciò che la natura ha conservato per 80 milioni di anni. Succede questo ad Altamura ed è l'ennesima occasione specata per valorizzare la cultura del nostro territorio.

Della cava dei dinosauri parla anche Wikipedia:

Nella "Valle incantata" di Altamura, in località Pontrelli, sono state scoperte nel 1999, su un'area di dodicimila metri quadrati, circa trentamila orme di dinosauri. La grande importanza di questo ritrovamento (ad oggi questo è il sito più ricco e importante d'Europa e forse del mondo) sta nell'elevatissima biodiversità che caratterizzava gli individui presenti contemporaneamente nello stesso luogo.

Le impronte risalgono al Cretacico superiore, tra i 70 e gli 80 milioni di anni fa, quando il clima in Puglia era di tipo tropicale(caldo umido), e testimoniano la presenza di oltre duecento animali, appartenenti almeno a cinque gruppi diversi di dinosauri, erbivori e anche carnivori.

Le dimensioni delle impronte variano dai 5 – 6 cm fino ai 40 – 45 cm, facendo supporre di trovarsi di fronte ad animali alti fino a 10 metri. In molte impronte si riesce addirittura a leggere le pieghe della pelle. Tale eccezionale stato di conservazione delle impronte è dovuto molto probabilmente alla presenza di un terreno paludoso dal fondo fangoso, con tappeti di alghe che hanno permesso la cementazione dell'impronta. In numerose impronte è infatti ancora visibile la piccola onda di fango generata nel momento in cui l'animale ha poggiato la zampa al suolo. Dalla lettura delle impronte e soprattutto delle piste, ovvero di una serie di almeno tre impronte consecutive, o tre coppie mano - piede nel caso di animali quadrupedi, lasciate dallo stesso animale in movimento, si evince come le andature siano normali, senza tracce di panico, a dimostrazione del fatto che si trattava di un normale spostamento degli animali mentre pascolavano tranquilli in un ambiente presumibilmente lagunare.
Dalla quantità delle impronte e dalle loro dimensioni ci si può facilmente rendere conto delle quantità veramente ingenti di vegetali che dovevano essere presenti in loco per poter soddisfare le necessità di sopravvivenza di tanti animali.

Una delle piste individuate appartiene ad un Ceropode (dinosauro erbivoro,quadrupede,di media stazza): essa rivela un'incertezza nell'andamento, forse un cambio brusco di passo, per evitare un ostacolo improvviso oppure cambiare direzione.

In un paese però in cui "valorizzare il territorio" significa soltanto una cosa (costruire, lottizzare) non poteva che andare a finire che con una bella colata di cemento. E se non si può costruire sopra le orme dei dinosauri si può sempre chiedere di farlo altrove in cambio della cava.
Significativa la lettera pubblicata da Altamuralive.it inviata dalla società proprietaria della cava al Comune di Altamura.
Il 31 agosto scorso la società proprietaria della cava, "la Valle dei Dinosauri srl", ha protocollato presso Palazzo di Città una richiesta di "accordo di programma per la valorizzazione della Cava dei Dinosauri in località Pontrelli". La società, già Ecospi, ricorda agli amministratori che durante una conferenza di servizi era emersa la volontà di "acquisire la Cava a patrimonio comunale"..."Il Comune di Altamura - si legge nella lettera inviata a Sindaco, assessori e Presidente del Consiglio - ha auspicato la possibilità di pervenire alla acquisizione dell'area senza ricorrere alle procedure di esproprio". La società proprietaria dell'area, già nel 2009, aveva proposto al Comune, utilizzando lo strumento della perequazione, "di mutare la destinazione urbanistica dei propri suoli siti in Altamura località "Parco Angiolella", in modo da consentirne l'edificazione ad uso residenziale", questo in cambio della cessione dell'area presso la Cava dei dinosauri. (leggi tutto)

Tutto ciò significa che la cava Pontrelli (la "Valle incantata" di cui parla Wikipedia) rischia di trasformarsi in una fantastica discarica, la più singolare discarica del mondo: la discarica della storia e della cultura.
Avevamo ragione due anni fa (clicca qui).

Intanto la petizione (firma qui) lanciata dal Comitato "Salviamo le orme dei Dinosauri di Altamura" continua a macinare firme. Vi invitiamo caldamente a sottroscriverla! Chissà che non smuova anche le pietre.

Nessun commento: