sabato 10 settembre 2011

Federutility fa la festa all'ACQUA



Questa settimata a Genova è in corso il Festival dell'Acqua organizzato da Federutility, una sorta di "confindustria di sinistra" che riunisce tutte quelle ex-municipalizzate oggi trasformate in società per azioni. Queste vere e proprie aziende hanno come mission quella di fare quattrini (tanti quattrini) speculando sul nostro quotidiano, cioè i servizi pubblici locali: acqua, luce, gas, trasporti pubblici. Come dire: il pubblico ha costruito le reti, le strade, gli acquedotti, le condotte... qualche privato (tomo tomo cacchio cacchio) ora gestisce e fa soldi a palate.
Questa manifestazione per la quale Federutility ha messo sul banco 450.000 euri è la loro risposta al Referendum di giugno. E', cioè, la risposta di coloro che temono di perdere la fonte (è proprio il caso di dirlo) dei loro profitti. Con il secondo quesito infatti gli italiani hanno abrogato quella norma che prevedeva la remunerazione del capitale (quello che si promette di investire) pari al 7%.

Ovviamente tanti i volti noti per assicurare il massimo ritorno mediatico (col solito TG1 Economia che offre servizio di diversi minuti): 120 relatori, 30 convegni, 70 gestori per "riflettere" anche sul referendum dai più considerato un incidente di percorso. "Il referendum c'è stato: ha tolto l'obbligo, non il diritto di vendere. (...) Acqua pubblica significa 'infrastruttura pubblica' e l'investimento il pubblico non lo può fare" (leggi l'articolo di Luca Martinelli).

Una indicazione utilissima per capire chi c'è dietro questo tipo di iniziative viene dagli sponsor (guarda nella sezione a destra nell'home page) : HERA, IREN, VEOLIA (la più grande multinazionale dell'acqua al mondo). Tra gli sponsor c'è anche il nostro piccolo grande Acquedotto Pugliese Spa,
il "gioiellino" "ripubblicizzato" in pompa magna dal governo pugliese il giorno dopo il referendum dello scorso giugno (ad oggi ancora Società per Azioni);
quell'acquedotto costruito con fondi pubblici agli inizi del 1900 e trasformato (nel 1999) in Società per Azioni;
quello che oggi tramite il governo regionale pugliese (maggior azionista) affida la sua gestione a Ivo Monteforte (supermanager della stessa Federutility da 225 mila euri all'anno).

Il Festival dell'acqua dunque si rivela una vera e propria festa ALL'ACQUA. Quell'Acqua Bene Comune che ha portato quasi 27 MILIONI di italiani a votare. Quell'acqua che è sempre meno fonte di vita e sempre più fonte di profitti.
Terminato il Festival, da Genova partirà la staffetta dell'acqua; testimonial il barlettano Pietro Mennea (che
devolverà interamente il compenso della sua partecipazione alla prima tappa della Staffetta, alla Fondazione Pietro Mennea Onlus) e la trasmissione radiofonica Caterpillar (sponsorizzata - tra gli altri - da Eni).
I comitati per l'Acqua Bene Comune organizzeranno manifestazioni per fare un po' di chiarezza.

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