giovedì 15 settembre 2011

CERCASI ATO REFERENDUM ADEGUANTESI


Raccogli più di 400.000 firme per la legge di iniziativa popolare per la GESTIONE PUBBLICA DELL'ACQUA (era il 2007) ti ignorano. Raccogli oltre 300.000 firme durante il primo V-DAY per una proposta di legge di iniziativa popolare: neanche la discutono. Si raccolgono oltre 1.400.000 firme per indire un REFERENDUM sull'ACQUA, a votare ci vanno oltre 27.000.000 di italiani che dicono chiaro e tondo:
  1. la gestione degli acquedotti DEVE essere PUBBLICA;
  2. l'Acqua NON DEVE essere oggetto di profitti sia pubblici sia privati (perchè il meccanismo che porta ad arricchirsi sulla sete della gente è deprecabile in ogni caso);
eppure tutto resta così com'era. Fatta eccezione per certi personaggi che fino al 13 giugno erano PRO-Referendum (forse non immaginando quel risultato straordinario) ed oggi fingono di non capire. (vedi qui)

Tutto questo avviene a TrIsTALIA (vedi S.Benni) o Malincònia (per dirla con Caparezza). A piu di 2 mesi dalla ufficializzazione del risultato referendario, le cosiddette ATO (per noi pugliese il nuovissimo Ente Idrico Pugliese) ancora non si decidono a ridurre le tariffe di quel 7% che oggi va nella saccoccia di gestisce. Diverse le lettere di diffida che associazioni dei consumatori e movimenti per l'Acqua Bene Comune stanno inviando a chi non vuole sentire la voce chiarissima del popolo.


Invito alla mobilitazione per

APPLICAZIONE IMMEDIATA REFERENDUM

Il secondo quesito dei referendum dello scorso 12 e 13 giugno ha stabilito l'eliminazione dalla tariffa della remunerazione del capitale investito (attraverso l'abrogazione parziale del comma 1 dell'articolo 154 del decreto legislativo n.152/2006).

Il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”-Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua ha inviato all'Autorità d'Ambito, all'Autorità Idrica Pugliese e per conoscenza ai Sindaci una nota per chiedere l'applicazione immediata dell'esito referendario (pubblicato nella G.U. n. 167 del 20/07/2011) e cioè l'eliminazione dalla tariffa della remunerazione del capitale investito.

In un Paese democratico, le autorità competenti, così come stabilito dalla legge, devono dare – senza indugio - piena, corretta e tempestiva esecuzione alla volontà popolare, soprattutto quando questa si esprime attraverso strumenti costituzionali come il referendum.

Poiché a circa due mesi dalla pubblicazione dei risultati referendari sulla Gazzetta Ufficiale questi sono rimasti inattuati,

Il comitato pugliese “Acqua Bene Comune”

invita

tutti i cittadini (in particolare quelli titolari di un contratto di utenza),
le associazioni e le organizzazioni a mobilitarsi direttamente inviando una richiesta di applicazione immediata dell'esito referendario
(allo scopo si può utilizzare, adattandolo, anche il testo in allegato inviato dal Comitato)


Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune”
Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

Il cambiamento dipende da ognuno di noi. Mobilitiamoci e mobilitiamo.



Ecco i documenti:

richiestaATO-AIP-Puglia.doc
richiesta-Agenzia nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua.doc

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