lunedì 15 settembre 2008

Caro Presidente, Lei non FA LA DIFFERENZA!!


In questi giorni stanno arrivando nelle nostre case le lettere del nostro Governatore Vendola (ex Nichi). Ci invita a produrre meno rifiuti... Bravo! Ci invita a fare la raccolta differenziata... Bravo! Fin qui niente di strano... se produciamo meno rifiuti abbiamo tutti da guadagnare, soprattutto in salute. Poi, però, dice che loro, gli amministatori regionali, hanno "il compito di completare
[li hanno già iniziati? chi? enti pubblici o privati? oppure vogliono completare quelli costruiti contro ogni logica se non quella del profitto?> leggi l'articolo di Senza Reti a riguardo]
e far funzionare tutti gli impianti che servono a "chiudere" in ogni territorio il ciclo dei rifiuti (sono impianti di selezione della frazione secca e della frazione umida, impianti di biostabilizzazione, di compostaggio, di produzione di "combustibile da rifiuto", di termovalorizzazione del CDR)".

Caro Presidente,
ci piacerebbe che lei fosse più DIVERSO. Nella sua campagna elettorale ha voluto mandare questo messaggio, ma nella realtà lei sta seguendo nei metodi e nel linguaggio (le parole! sono importanti le parole!) quelli che c'erano prima.
L'idea di eliminare i rifiuti bruciandoli fa parte di una concezione medievale.
L'incenerimento è il più costoso sistema per lo smaltimento dei rifiuti e tutti gli italiani, a loro insaputa, pagano generosi incentivi a suo sostegno (CIP-6: il 6% della bolletta ENEL).
La campagna pubblicitaria a favore dei termovalorizzatori, gestita alla grande da tutti i mezzi di comunicazione di massa, omette volutamente 5 essenziali informazioni:
1. Quanto ci costa?
2. Chi paga?
3. Chi incassa per la loro realizzazione?
4. Di inceneritori si muore: una maggiore incidenza di tumori è già ampiamente segna­lata da diversi oncologi.
5. Le ceneri residue sono circa un terzo del peso dei ri­fiuti in ingresso e devono essere smaltite in discariche speciali (altri soldi per lo smaltimento di queste).
Il ciclo dei rifiuti si puo’ chiudere al 100%, recuperando tutta la materia, senza portare nulla ne’ in discarica ne’, meno che mai nell'INCENERITORE (chiamiamolo col giusto nome!). Ci sono comuni in Italia in cui questo già avviene.
Perchè non si segue il loro esempio?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Già qualche mese fa su raitre sentii il signor Vendola pronunciarsi a favore degli inceneritori.

Un ottimo documentario qui:

www.sovilla.org