mercoledì 9 febbraio 2011

Ambientalisti della democrazia e del libero mercato (dell'acqua)



Quelli di Fare Ambiente sono avanti. Promuovono un'idea di ambientalismo "maturo, responsabile... europeo".
Nel loro progamma si legge: "FARE AMBIENTE si ispira alla democrazia e alla libertà di mercato come valori fondanti dello sviluppo sostenibile". Se il mercato è il loro valore fondante e se nel mercato tutto ha un prezzo, ne deduciamo che lo hanno anche l'acqua, anche la vita, anche l'anima.
Sono famosi per essere gli unici ambientalisti che si schierano in favore del nucleare e della privatizzazione dei servizi idrici.
Basta con questi ambientalisti che pensano che sia ancora possibile l'idea di un paradigma culturale fuori dal mercato!
Ieri, in una conferenza stampa, hanno annunciato il loro NO ai referendum sostenendo che infondo l'ACQUA è già PUBBLICA... che una gestione privata ridurrebbe gli sprechi che notoriamente accompagnano la gestione pubblica...
Insomma: se con la gestione dei servizi idrici si possono fare un po' di soldi perchè rinunciare?
Poco importa se i dati ufficiali smentiscono il miracolo del privato nel settore idrico: dati del co.vi.ri. alla mano gli investimenti diminuiscono e le tariffe aumentano.
In effetti, all'approvazione del decreto Ronchi, i titoli in borsa delle socità legate alla gestione delle risorse idriche, fecero registrare una forte impennata.
In fondo significa solo dare un prezzo alla vita di chi può pagare per avere accesso all'acqua. Se non puoi, non hai prezzo... sorry, requiescat in pacem!
Ovvio che il TG1 - che non ha mai dato voce al Forum dei movimenti per l'acqua - dia spazio a questo "maturo" ambientalismo con un servizio tagliato ad hoc per far "apPREZZare" le loro proposte!

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