venerdì 8 maggio 2009

Mister/Miss Provincia 2009 ad Altamura



Crediamo che la libertà di parola, critica e pensiero valga bene il rischio e il tempo che si dedica anche ad un piccolo blog come il nostro.
Questi ultimi giorni ci sentivamo gratificati da uno strano boom di visite, inspiegabile finché grazie alla funzione Google Analytics abbiamo scoperto che ciò che una larga fetta dei nostri visitatori cercava era: miss altamura 2009.
Altro che notizie locali e critica globale! Gli Altamurani vogliono finire sul calendario ed essere oggetto della masturbazione di massa sulle copertine.
Siamo davvero curiosi di sapere cosa è balenato nella loro mente quando si sono ritrovati davanti il nostro blog ed un articolo che ironizzava sulle numerosissime candidature alle scorse elezioni provinciali supponendo che i candidati fossero convinti di partecipare a miss/mister altamura 2009.
Caro lettore amante delle tette o dell'ultra-esposizione del corpo (care ragazze non vi umiliate in competizioni degradanti!) con questo post vorremmo chiederti di rinnegare Maria e i suoi amici e di dedicare due minuti della tua vita all'INFORMAZIONE, fondamento della DEMOCRAZIA.

p.s. Il Fatto Quotidiano ha ottenuto già due vittorie: la notizia dell'indagine su Gianni Letta circola anche sui giornali "semiliberi" (vedi il Sole 24 ore), ma soprattutto alle 8 di questa mattina il primo numero era già esaurito in tutte le edicole.
In via del tutto eccezionale, e solo per oggi, il peimo numero è disponibile GRATIS online in versione pdf, in modo che tutti coloro che non l’hanno trovato in edicola possano scaricarlo.

Linea politica
la Costituzione
di Antonio Padellaro (ilFatto Quotidiano)

Ci chiedono: quale sarà la vostra linea politica? Rispondiamo: la Costituzione della Repubblica.
Non è retorica ma drammatica realtà. Prendete il principio di legalità sancito dall'articolo 1. Cosa c'è di più rivoluzionario in un Paese dove ogni giorno la legge viene adattata ai capricci dell'imperatore e dei suoi cortigiani? E l'articolo 21 quando afferma che l'informazione non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure?
Vi sembra che il direttore del Tg1 ne tenga conto, quando decide che gli italiani non devono sapere né delle prostitute a casa Berlusconi né degli insulti di Brunetta?
Ci dicono: che bisogno c'è di un altro giornale? Eppure questo bisogno lo sentiamo talmente da avervi investito il nostro mestiere e i nostri risparmi.
Quando Indro Montanelli fu costretto a lasciare il “suo” Giornale e fondò la Voce, spiegò di aver giurato a se stesso: “Mai più un padrone”. Ne aveva abbastanza dei trombettieri al servizio dell'uomo di Arcore. Anche noi possiamo dire che qui di padroni non ne abbiamo. La proprietà del Fatto Quotidiano è ripartita in piccole quote equivalenti tra un gruppo di soci che hanno come unico scopo quello di garantire l'autonomia del giornale e di far quadrare i conti. Piccoli azionisti ai quali in tanti chiedono di aggiungersi per dare una mano. Ricchi non siamo ma non chiederemo un solo euro di sovvenzioni pubbliche o di partito. Sono già 30mila coloro che ci sostengono in questa scelta con i loro abbonamenti. Una prova di fiducia senza precedenti, visto che il giornale lo vedranno solo oggi. Grazie.
Il Fatto sarà un giornale di opposizione.
A Berlusconi, certo, perché ha ridotto una grande democrazia in un sultanato degradante. Ma non faremo sconti ai dirigenti del Pd e della multiforme sinistra che in tutti questi anni non sono riusciti a costruire uno straccio di alternativa. Troppi litigi. Troppe ambiguità. E poi vedremo se Di Pietro riuscirà, davvero, a creare qualcosa di nuovo, liberandosi dei riciclati soprattutto al Sud.
Lo abbiamo chiamato il Fatto in memoria di Enzo Biagi che ci ha insegnato a distinguere i fatti dalle opinioni. Un grande giornalista e un uomo perbene epurato, come Montanelli, dalla compagnia dei servi e dei mediocri. Pensando al loro coraggio ci facciamo coraggio.




Tante facce per le elezioni provinciali non si erano mai viste. Il bipolarismo non è di casa ad Altamura: due nomi e due facce a partito ma c'è anche chi ha costruito un partito sul proprio nome. I manifesti sono pieni di parole positive: lealtà, coraggio, onestà, fiducia. Tante buone intenzioni corroborate anche da un bel crocifisso sullo sfondo (la raccomandazione divina fa sempre comodo), da un bucolico paesaggio o da un'avvenente ragazza cui si solleva delicatamente una benda sugli occhi. C'è persino il candidato amico degli operai (edili) tanto per non dimenticare che siamo una repubblica di costruttori e una città dal condono facile.
Tanta voglia di partecipare alla competizione elettorale, anche da parte di chi non ne è uscito propriamente pulito, ci ha fatto venire un dubbio.
Vuoi vedere che qualcuno si è confuso con un'altra elezione che si terrà a breve e mira a diventare il nuovo mister o la nuova miss altamura 2009?!?
Non saranno tutti fisici da calendario, ma rischiano sicuramente meno figuracce che in politica.

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