giovedì 29 gennaio 2009

Anche noi sappiamo


Anche noi sappiamo! Ieri a Roma c'era una piccola rappesentanza altamurana fiera del suo concittandino Carlo Vulpio, intervenuto sul palco assieme a Travaglio, a Di Pietro, ad un travolgente Beppe Grillo alla manifestazione in difesa della democrazia e della costituzione e contro la sospensione del procuratore di Salerno Apicella che stava indagando sulla procura di Catanzaro. Con loro i familiari delle vittime di mafia che sono indignati nel vedere come questo governo, questa classe politica sia sempre più preoccupata di difendersi dalla giustizia.
Il potere politico che teme la giustizia...
Per questo vìolano l'indipendenza della magistratura e l'art. 101 della costituzione col plauso del C.S.M. chiedendo a suon di cavilli e storture interpretative (leggi qui) di trasferire, avocare, sospendere quei magistrati che si avvicinano a quel vaso di pandora che è la procura di Catanzaro. tutti gli intrecci tra politica e malaffare che fannno sì che ogni anno in Calabria nove miliardi di finanziamenti europei scompaiano nel nulla, per finire nelle tasche della criminalità organizzata e dei partiti politici.
Dunque anche noi sappiamo e non vogliamo tacere. Vorremmo scrivere soprattutto l'emozione provata ascoltando Sonia Alfano, Salvatore Borsellino e tanti altri uomini e donne che hanno vissuto lo strazio di vedere morire un proprio caro per mano di quella che chiamiamo mafia ma che dovremmo chiamare mafiosità. Tutte queste persone, l'anima vera della manifestazione, sono state sapientemente ignorate da tutti i mezzi di distrazione di massa (TV e giornali) che si sono limitari a spifferare le parolacce di Grillo e le finte offese di Di Pietro a Napolitamo.

La mafiosità non uccide con le armi o con il tritolo. Uccide a suon di carte bollate (per dirla con Vulpio) e soprattutto uccide in silenzio: trasferendo il giudice che indaga ciò che non si vuole che si indaghi.
"Avrei preferito essere ucciso con il tritolo piuttosto che essere trasferito" questo ha dichiarato uno dei magistrati . Il fratello di Paolo Borsellino è arrivato a sostenere "... sono contento che mio fratello sia stato ammazzato con l'esplosivo e non annientato con un trasferimento..."
TRASFERomicidio silenzioso.

Striscione sequestrato al MeetUp Bologna! (guarda il video)

Nessun commento: