mercoledì 11 febbraio 2015

Pietro Masi e Loretta Moramarco (Movimento ilGrillaio) per RIFIUTIZERO a Bari



Lo scorso 3 febbraio eravano a Bari all'incontro “Bari Verso Rifiuti Zero” organizzato da “ConvochiamociPerBari” e “Movimento Legge Rifiuti Zero”. Oggetto della discussione un possibile modello virtuoso di gestione dei rifiuti (alla base della legge d’iniziativa popolare Rifiuti Zero) nella città di Bari.

Vito Antonacci referente provinciale Legge Rifiuti Zero, ha spegato che il modello zero rifiuti è implementabile nel comune barese, smentendo quelle che sono le “solite scuse” delle amministrazioni comunali: “siamo al sud”, “Bari è un città troppo grande”... Tutto ciò compiendo quelli che sono i 10 Passi verso Rifiuti Zero. Passi che trasformerebbero quello che oggi viene percepito come rifiuto in risorsa. Risorsa economica per il comune e quindi per i cittadini. Soprattutto perché tramite la tariffazione puntuale, come ci spiega Vito: il cittadino è incentivato a differenziare i rifiuti dato che  una buona gestione di questi ultimi si tradurrebbe in un risparmio economico.

L'intervento di Pietro Masi gestore di Tutto Sfuso, negozio nato su input del Circolo delle formiche di Altamura, e reso possibile grazie ad un vero e proprio azionariato popolare. Esempio concreto di quello che è il principio di Zero Waste lanciato dal prof. Paul Connet, ossia l’applicazione del principio di  PREVENZIONE nell’intero ciclo di gestione dei rifiuti. Tutto Sfuso infatti dal 2011 fornisce un’importante strumento alla cittadinanza per ridurre i rifiuti, contribuendo a sostituire quel “io non posso fare nulla per cambiare le cose” con “il mio contributo è importante”. Il negozio offre non solo la possibilità di comprare detersivi e detergenti alla spina,  ma anche quella di prodotti a km 0 nonchè di coppette mestruali in silicone, assorbenti e pannolini lavabili illustrati durante l’incontro da Loretta Moramarco che ha voluto condividere con l’assemblea le sue esperienze a dimostrazione che le buone pratiche non sono utopie..

Interessante anche l’intervento di Ignazio Schettini  che ha presentato il progetto di di  lombrico-cultura per il compostaggio aerobico domestico e di come renderebbe il rifiuto organico un ottimo concime per orti e giardini. Chiude Jonathan Nardella per Convochiamociperbari  con la presentazione di una petizione contro i CSS (Combustibili solidi secondari). Cioè rifiuto che una volta classificato viene destinato alla combustione per incenerimento. Questo metodo ci spiega Jonathan non  risolve il problema dei rifiuti, anzi trasforma parte dei rifiuti combusti in ceneri pesanti che vengono classificate come rifiuto speciale e parte invece viene dispersa nell’ambiente tramite fumi. L’obbiettivo di questa petizione è proprio quello di sensibilizzare la cittadinanza tutta presentando in merito una denuncia alla comunità europea.
Durante il dibattito, particolarmente interessante l' interventi che sottolineava come a Bari Japigia la scarsa informazione alla cittadinanza sulla corretta gestione dei rifiuti avesse provocato problemi di natura pratica, tali da compromettere la stessa raccolta sperimentale “porta a porta”. Alla poca informazione si aggiungono gli interessi di certi imprenditori e politici che non hanno interessa a cambiare e riconvertire stabilimenti e impianti e che contrastano in ogni modo qualsiasi forma di cambiamento. D’altronde il business di Rifiuti rende moltissimo, forse troppo. Bisogna, quindi, pensare ad un sistema che renda l’attuale modalità di gestione  obsoleta in modo da accelerare il cambiamento! 
 

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