venerdì 13 febbraio 2015

LA STRADA SS. 96 SULLA GROTTA DI TORRE DI LESCO



comunicato stampa
GROTTE DI TORRE DI LESCO di ALTAMURA SOTTO LA SS. 96
I LAVORI DI RADDOPPIO DELLA STATALE SONO SICURI PER LE GROTTE SOTTOSTANTI?

Non passano inosservati i cantieri per il raddoppio della SS. 96 per Bari. I lavori procedo­no di gran lena (finalmente), da mesi. Ruspe e scavatori sono arrivati a ridosso delle grotte di Torre di Lesco. Il Movimento ilGrillaio ha scritto una  LETTERA ALL'ANAS, alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia chiedendo se “siano state rispettate le prescrizioni di cui alla pronun­cia di compatibilità ambientale dei ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali del 30 maggio 2003 e/o se siano stati successivamente richiesti ulteriori o diversi accorgimenti”.
Sappiamo che la vicenda è ben attenzionata da anni anche dagli speleologi del CARS, Centro Altamurano Ricerce Speleologiche. Il nostro obiettivo è dare eco alla vicenda parlarndone pubblicamente, anche perché pochissimi altamurani sono a conoscenza di questo gioiellino, seb­bene il CARS abbia pubblicato diversi documenti in merito oltre a dedicare a Torre di Lesco uno degli interventi nel convegno SPELAION 2007 (gli atti sono disponibili sul sito del CARS).
E' una piccola grotta ricca di singolari concrezioni eccentriche e mineralizzazioni, sotto l’at­tuale tracciato stradale della SS. 96 a 3 km da Altamura. La scoperta è avvenuta negli anni 30 durante lo scavo indella sede stradale. L’ingresso alla cavità andò perso negli anni fino a quando, nel 1951 una campagna di ricerca promossa dal senatore Genco e realizzata dal CARS riportò alla luce la grotta. Nel 2000, il CARS segnalò all’ANAS l’esigenza di conservare la grotta interessata dal progetto di allargamento della strada. Il decreto di compatibilità am­bientale dell’opera ha prescritto un programma di indagine per definire gli impatti sulla grotta derivanti dalla realizzazione della strada. Nel 2004 l’ANAS ha effettuato indagini geo­logiche ed ha acquisito i nuovi rilievi della cavità realizzati dal CARS. La relazione conclude con le proposte di tracciato stradale compatibile con la grotta e uno schema di piano di mo­nitoraggio ambientale. (Fonte: CARS, atti del convegno Spelaion 2007).

 
Guardando la sezione della grotta, si avverte subito la sensazione di aver calpestato per anni inconsapevolmente un tale patrimonio. Non stiamo rischiando di seppellire un prezioso gio­iello della nostra Murgia?

Troppo spesso nella nostra città l'incuria, la superficialità e l'ingordigia hanno provocato perdite inestimabili sul piano paesaggistico, culturale, archeologigo, artistico-arichitettonio. Val­gano da esempio la cripte di Jesce, quella quasi scomparsa di San Tommaso, di S. Angelo di For­nello, di San Michele delle Grotte, delle zone archeologiche si via veccha Buoncammino e via Bari, la cava dei dinosauri, il sito di Belmonte, la grotta di Lamalunga con l'uomo arcaico. Il de­grado di questi luoghi è sotto gli occhi di tutti. La grotta è davvero suggestiva, come dimostrano le foto accando (di M. Difonzo), e se fosse intaccata, sarebbe una grave perdita per la nostra città.
11.02.2015
Movimento Il Grillaio Altamura





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