venerdì 20 settembre 2013

Baci a 5 Stelle contro l'omofobia



Un bacio è un apostrofo rosa tra le parole t'amo...Ma è anche uno straordinario strumento di opposizione politica all'omofobia. Il bacio libero (e liberatorio) che riesce a scatenere insulti, violenze o semplici sguardi disgustati è stato praticato nell'aula di Montecitorio dai deputati del Movimento Cinque Stelle in segno di protesta verso la nuova legge contro l'omofobia svuotata da emendamenti bi-partisan.
Un bacio che segna anche lo spartiacque all'interno degli attivisti, alcuni dei quali visibilmente a disagio rispetto ad un gesto che mostra chiaramente da che parte stanno i deputati.

Certo l'aggravante di omofobia non è tutto. Soprattutto se si riflette sul tempo di giacenza di una querela. Il cambiamento è soprattutto culturale. E passa dal riconoscimento dei diritti civili (unioni civili in primis anche vista la nosrta posizione solitaria nel panorama europeo che a quanto pare viene tirato in ballo solo per privatizzare anzicché per dare diriti). Da qui l'importanza di questa "schioccante" iniziativa. 
Come scriveva bene Giuseppe Pontiggia - riguardo ai disabili - in Nati due volte "Riconoscere la diversità non è razzismo. E' un dovere che abbiamo tutti. Il razzismo, però, deduce dalla diversità degli uomini la diversità dei diritti".
E quel bacio, praticato tra diversi che (etero, omo, bisex...), è il segno dell'esigenza di diritti uguali e il fastidio che causa segna la distanza per arrivare al loro riconoscimento. 

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