sabato 7 marzo 2015

Se ad Altamura c'è la mafia, Altamura non dev'essere mafiosa


 

Se ad Altamura c'è la mafia, Altamura non dev'essere mafiosa
Se ad Altamura c'è la criminalità (più o meno organizzata)
gli altamurani non devono restare in SILENZIO

Noi non vogliamo farci male. Non abbiamo paura di chiamare le cose col proprio nome.
Loro (mafiosi, criminali e perbenisti coi prosciutti sugli occhi) da una parte, la città dall'altra.

In questo momento, dunque, non dobbiamo avere paura di ricordare:

  • 1996 OPERAZIONE ANTIMAFIA CARLO MAGNO: 30 arresti per omicidi, estorsioni e traffico di droga (tra gli indagati Giovanni Loiudice e Bartolo Dambrosio che avrebbero acquisito il controllo del territorio il primo fino al 2003 il secondo fino al suo assassinio;

  • OPERAZIONE “Il Canto del Cigno”: Il procedimento fu avviato nel 1997. A dicembre 2014 Il Tribunale di Bari ha assolto 74 dei 93 imputati nel processo "Il canto del cigno" su una presunta associazione mafiosa che operava sulla Murgia barese tra Gravina e Altamura negli anni Novanta, finalizzata a traffico e spaccio di droga, detenzione di armi ed esplosivi, estorsioni, 8 tentati omicidi, ferimenti e conflitti a fuoco tra clan rivali. A più di venti anni dai fatti contestati i giudici hanno condannato 13 imputati a pene fra 7 anni e 6 mesi di reclusione, dichiarando per altri cinque il non luogo a procedere per prescrizione. Nei confronti di molti imputati i giudici hanno dichiarato per alcuni reati il non luogo a procedere, perché già giudicati per gli stessi fatti in altri processi. Per tutti è stata esclusa l'associazione mafiosa.Nove imputati nel frattempo sono morti. Tra di loro anche il boss barese Francesco Biancoli e Bartolo Dambrosio.
  • 2005 inchiesta LEONESSA DI PUGLIA La Dda di Bari indaga, ancora una volta, su Bartolo Dambrosio, nell’ambito del fascicolo denominato «Leonessa di Puglia». Usura, estorsioni, reati contro la persona erano finiti al centro dell’indagine dell’antimafia che cercava di fare luce anche sull’omicidio di Raffaele Scalera, ucciso con un colpo di pistola alla testa il 12 giugno 2005, sul sequestro lampo di un imprenditore (25 luglio 2005), sulla scomparsa, nel novembre 2005, di Biagio Genco.
  • 2007 il PM Digeronimo indaga su intrecci tra crimine organizzato, uomini politici e imprenditori di Altamura. Ascoltato anche Alessio Dipalo, noto giornalista di Radio Regio, più volte aggredito e intimidito, imputato in diversi processi per diffamazione per le denunce radiofoniche. Ad alcune delle sue denunce seguono atti dell'autorità giudiziaria: ad agosto 2005 denuncia una discarica abusiva di medicinali a 3 Km da Altamura a cui consegue il sequestro del sito. A novembre 2004 i Carabinieri del N.O.E. accertano ad Altamura l’illegale smaltimento, tra i rifiuti solidi urbani, degli scarti degli animali prodotti dalle macellerie
  • 2009 OPERAZIONE DOMINO. Giuliano Polito, tenente colonnello del comando operativo carabinieri Bari, intervistato da Antenna Sud, riferisce: «nella zona di Altamura c’è sicuramente il clan Dambrosio» e poi, tornando a parlare della mafia della nostra provincia spiega «le principali fondi di sostentamento per le associazioni criminali opranti in Bari e Provincia sono in primo luogo traffico e spaccio di stupefacenti per cui i criminali si avvalgono dei corridoi creati con il contrabbando di sigarette, le estorsioni - iniziate con episodicità ma che di fatto costituiscono la fonte più redditizia - la gestione dei video-poker, il contrabbando di tabacchi e valori esteri in debole ripresa e l’illecita attività creditizia, con particolare riferimento all’usura. [[tratto dallo speciale Mala s.p.a, inchiesta firmata da Mauro Denigris e realizzata da Michele Creta, trasmessa da Antenna Sud il 4 aprile 2010].
  • 27 marzo 2010: in pieno giorno a pochi passi dal mercato settimanale vengono assassinati Rocco Lagonigro (ritenuto a capo del traffico di droga di Altamura) e Vincenzo Ciccimarra (suo autista). NESSUNO HA VISTO NIENTE!
  • 6 Settembre 2010: Viene assassinato Bartolo Dambrosio. La relazione della DIA del 2008 individuava un solo clan ad Altamura, quello di Dambrosio dedito all'estorsione e al traffico di droga.
  • 22 settembre 2010 arrestati due giovanissimi, Michele Loiudice, 25 anni, figlio dell’ex boss Giovanni Loiudice, e Francesco Palmieri, 21 anni. A giugno 2012 il gup, al termine di un processo con rito abbreviato, ha condannato Palmieri e Loiudice a una pena di 20 anni di reclusione, e Francesco Maino a 12 anni e otto mesi.
  • Novembre 2012: la stampa nazionale e regionale rivela le dichiarazioni, tuttora da verificare, di Valerya Hiblova, moglie del boss Bartolo Dambrosio, divenuta collaboratrice di giustizia, che denuncia l’esistenza di legami tra il marito e il mondo politico ed imprenditoriale della città.
  • Estate 2014. Nel primo pomeriggio il fratello di Bartolo Dambrosio viene ferito da alcuni colpi di pistola uscendo di casa. Alcuni mesi dopo vengono intercettati i responsabili che parlano della volontà di uccidere.
  • E' tutt'ora in corso il processo sulla “Mafia murgiana”, nato (anche) dalle denunce di Francesco Dipalo, che ha più volte denunciato irregolarità nella gestione della sua protezione come testimone di giustizia nonché l'impossibilità di prendere parte ai procedimenti a suo carico avviati da alcuni imputati. Assolti sei imputati che hanno optato per il rito abbreviato: Vito Zaccaria, Domenico Cicirielli, Vincenzo Laterza, i carabinieri Logiudice e Carotenuto e l'avv. Vincenzo Siani;
  • Le bombe carta. Diversi gli episodi registrati ad Altamura (dicembre 2013, 5 novembre 2012, 19 febbraio 2014) con danni alle sole cose. Più ravvicinati quelli tra febbraio e marzo 2015: il 17 febbraio 2015 una bomba carta, piazzata tra il parabrezza e il cofano anteriore di una BMW, esplode in via Cassano vecchia; il 21 febbraio 2015 in via Buonarroti, nei pressi di viale Martiri, esplode una bomba carta. C'è un'unica mano dietro alle esplosioni?
  • 4 marzo 2015: sette giovani tra i 22 e i 26 anni sono rimasti feriti in una esplosione, causata da una bomba carta, in una sala giochi. il Green Table, in largo Nitti. Le indagini, coordinate dalla DDA di Bari e condotte dai Carabinieri di Altamura, si muovono nel mondo della criminalità.

COS'HANNO FATTO LE ISTITUZIONI LOCALI?
Solo la provincia di Bari si è costituita parte civile nel processo contro la mafia murgiana. Motivazione: “Si è fornita un’immagine negativa del territorio che ha cagionato un effetto depressivo sull’intero sistema economico”.
Non pervenuto il Comune di Altamura. Dobbiamo desumere che Altamura non abbia subito lo stesso “effetto depressivo sull'inteso sistema economico”, culturale e sociale????
Il 22 maggio 2014 il prefetto Nunziante affermava: "NON FATEVI DEL MALE" e individuava come problematiche del territorio, oltre al fenomeno diffuso della microcriminalità, la droga, l'incremento del consumo di alcool tra i giovanissimi e del gioco on line. Il prefetto, rappresentante del governo sul territorio, affermava: «Cercate di non parlare di mafia, è cosa ben diversa [dai fenomeni del nostro territorio]» (www.youtube.com/watch?v=Gp8uSaxaP0Y)

Invece il 4 marzo Altamura si è fatta molto male. E speriamo di fermarci a questo dolore.
QUANDO VERRANNO A CHIEDERVI UN VOTO (PERCHE' VERRANNO!)
IN CAMBIO DI QUALCOSA, CHIEDETEVI SE QUEL “QUALCOSA” NON ABBIA ANCHE UN COLLEGAMENTO CON L'ECONOMIA MALATA DELLE ESTORSIONI,
DEL TRAFFICO DI DROGA, DELLE BOMBE, DEGLI OMICIDI...
PERCHE' IL TUO VOTO E' IL TUO VOLTO

2 commenti:

raf degan ha detto...

Altamura, PRIMA sentenza per MAFIA IN ITALIA

ilGrillaio ha detto...

prima condanna per concorso esterno in associazione mafiosa