sabato 8 novembre 2014

NO ALLO SBLOCCA ITALIA: MILLE BARILI DI PETROLIO NON VALGONO UN SOLO BICCHIERE DI ACQUA



Al Presidente della Regione Puglia - Nichi Vendola
Al presidente del Consiglio regionale pugliese - Onofrio Introna
Agli assessori della Regione Puglia
Ai Consiglieri della Regione Puglia

La Rete SALVALACQUA appulo-lucana che fonde le sorti di cittadini/e, movimenti e associazioni uniti per salvare l’acqua dalle trivelle, esprime preoccupazione sul Decreto “Sblocca Italia” varato dal governo Renzi il 12 settembre 2014.

L’intenzione del Governo di convertire in legge il Decreto “Sblocca Italia” dimostra che ci troviamo dinanzi ad un POTERE CENTRALE che, impedendo alle Regioni di prendere posizioni politiche, vuole soffocare ogni forma di interlocuzione con gli abitanti dei territori e ogni libera iniziativa di movimenti ed associazioni che ormai da anni chiedono di poter partecipare alle scelte energetiche del paese (artt. 7, 36, 37 e 38).

Noi della Rete SALVALACQUA riteniamo che il potere della Regione non possa essere ridotto al mero rilascio di un nullaosta ma si configuri come un chiaro atto di responsabilità verso il territorio. In ambiti così delicati, che si legano in maniera viscerale al nostro quotidiano, l’opinione dei nostri rappresentanti deve essere coerente con l’indirizzo politico di appartenenza, affinché si palesi la volontà di tutelare paesaggio e salute come sancito nella costituzione.

Avallare un atto legislativo espressamente in contrasto con i principi della Carta Costituzionale significa privare i cittadini di ogni possibilità di confronto.

La salvaguardia di TERRA, ACQUA e ARIA é il presupposto imprescindibile per un’economia sana e sostenibile in cui noi cittadini attivi crediamo e che può essere l’antidoto vero alla crisi che stiamo vivendo; la politica dell’oro nero non rappresenta la soluzione per i più, ma sicuramente un buon affare per pochi.

Attività estrattive

Renzi nel suo Decreto per le “semplificazioni” descrive le attività petrolifere come l’anticrisi per eccellenza, dimenticando che sono anni che le popolazioni locali pongono l’accento sul fatto che questa “logica di sviluppo”, non guarda al futuro ed è in contrapposizione con le vocazioni del nostro territorio, non rispetta il principio della tutela e salvaguardia ambientale e pone un freno ai settori che rappresentano la vera ricchezza di questo paese: quello agropastorale, ittico e turistico. Il Decreto semplifica realmente solo i vincoli, le procedure e le tempistiche che servono ad impedire ai soliti affaristi di depredare e violentare la nostra terra.

Acqua Bene Comune SI / Acqua Bene Comune NO

Se da un lato, disattendendo il referendum del 2011, si dà sempre più spazio alla mercificazione e privatizzazione di un bene comune, dall’altro non possiamo essere più sicuri neanche di ciò che la natura ci offre: si mette in discussione la QUALITA’ dell’acqua, quella dei nostri mari e quella di cui è ricco il nostro sottosuolo e che entra nella nostra catena alimentare.


MILLE BARILI DI PETROLIO NON VALGONO UN SOLO BICCHIERE DI ACQUA

La Rete Salva l'acqua alla luce di queste imminenti minacce intende difendere il territorio e la salute pubblica anche appellandosi agli aspetti INCOSTITUZIONALI del Decreto “Sblocca Italia” e con la presente

CHIEDE

· al Consiglio Regionale pugliese ed al suo Presidente Nichi Vendola, che siano impugnati dinanzi alla Corte Costituzionale gli artt. 7, 36, 37 e 38 del decreto sblocca Italia - nonché l'eventuale legge di conversione qualora vengano confermati o modificati in peius - entro il 12 Novembre 2014, termine ultimo per la conversione dello stesso in legge, così come fatto dai Consigli regionali di Basilicata e Abruzzo;

· alla Regione Puglia di farsi promotrice di tale istanza verso le altre regioni, riavviando il percorso che aveva portato cinque consigli regionali (Puglia, Veneto, Abruzzo, Molise e Marche) ad approvare una proposta di legge riguardante il “divieto di ricerca, prospezione e coltivazione di idrocarburi liquidi”.


Contrastare il decreto “Sblocca Itala” è un obbligo per ogni cittadino e per gli amministratori locali, affinché la bellezza e la genuinità della nostra regione non siano soffocate dagli interessi di pochi petrolieri, cementificatori, gestori di discariche, inceneritori e poche finte bonifiche.


Perché si scrive salva l’acqua e si legge salva la vita

Rete APPULO-LUCANA Salva l'ACQUA


Comitato Pugliese AcquaBeneComune, AcquaBeneComune Altamura, ilGrillaio Altamura, QuiBariLibera, Centro Studi Torre di Nebbia, Ass. Carthage, RifiutiZero Prov. Bari, AcquaBeneComune Bari, Coord. Acqua Pubblica Basilicata, Mediterraneo NO TRIV, Ass. Ross@, AcquaBeneComune Giovinazzo, AcquaBeneComune Lecce, AcquaBeneComune Brindisi, Legambiente Circolo di Matera

Nessun commento: