Comunicato stampa
AQP: basta mistificazioni!
Siamo indignati. Tavolo tecnico subito
Siamo rimasti profondamente
indignati dalle recenti
parole del Presidente Emiliano all'ultimo Consiglio Regionale, riportate dalla
stampa “Aqp va ai Comuni così non diranno
che voglio svendere ai privati”.
In
primis perché il Presidente Emiliano cerca – seppur fra le righe - di
attribuire al Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune” le origini di una SUA scelta che, invece, va nel senso opposto rispetto alle richieste
del Comitato e della maggioranza dei Pugliesi che, nel referendum 2011, si sono espressi per abrogare l’obbligo di
gestione attraverso società di diritto privato, a scopo di lucro, qual è, per
l’appunto, AQP SpA.
In
secondo luogo perché cedere le azioni di
Aqp ai Comuni, non solo non
cambierebbe nulla dal punto di vista della forma giuridica, che rimarrebbe
privatistica ma, anzi, faciliterebbe
una potenziale accelerazione di un processo di privatizzazione definitiva, dal momento che sarebbe più facile la
compravendita di azioni di Aqp dai Comuni-azionisti, che magari, strozzati dal
Patto di Stabilità e impossibilitati a fornire i servizi più basilari ai propri
cittadini, sarebbero costretti a venderle per un po' di “ossigeno” sul piano
economico. E in questo senso, ogni patto parasociale inteso a vietare la
compravendita di azioni a privati sarebbe nullo (fatto confermato da illustri
giuristi come il prof. Alberto Lucarelli).
Inoltre,
c'è un altro aspetto piuttosto deludente: la sensazione è che cedere oggi le
azioni di Aqp ai Comuni, sia un buon modo da
parte del Presidente Emiliano e dell’amministrazione regionale per lavarsi le
mani rispetto alla scadenza dell'attuale gestione di Aqp nel 2018, passando
la patata bollente ad altri (i Comuni).
L’AQP SpA non è una “azienda
pubblica” come continua
a dichiarare il Presidente ai giornalisti. Come sa bene ogni studente di
diritto oltre che ogni cittadino che abbia aperto il codice civile, AQP è una
società per azioni che, in quanto tale (e a prescindere dal fatto che sia a capitale
pubblico), ha come scopo il conseguimento dell’utile
senza alcun meccanismo di partecipazione alla gestione da parte della
cittadinanza.
Pertanto,
tali dichiarazioni potrebbero indurre a pensare che in Regione Puglia si abbiano le
idee confuse o che, piuttosto, si voglia
confonderle agli altri! “Confusione” che, probabilmente non per caso,
agevola le manovre di “investitori” privati per impossessarsi del nostro Acquedotto e così rubarci la nostra acqua. L’AQP deve invece restare nostro,
gestito da noi, bene comune al servizio di tutti gli abitanti della Puglia.
Pertanto,
-
torniamo
a chiedere con determinazione l’istituzione
del tavolo tecnico per la
ripubblicizzazione di Aqp (così come approvato all'unanimità dal Consiglio
Regionale del 3 agosto scorso) entro il
mese di gennaio (così come assicurato nel Consiglio regionale di dicembre)
-
torniamo
a convocare tutti i cittadini per un’ASSEMBLEA aperta domenica 29 gennaio
alle ore 16.30 presso “Bread and Roses” (Via Amendola, 189/A).
Un governo per dirsi democratico non può
ignorare le istanze dei cittadini che esigono il rispetto del loro diritto
all’accesso all’acqua, bene comune, né, tanto meno, gli impegni presi
Oggi, più che mai, Si scrive ACQUA e si legge e DEMOCRAZIA
Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”
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